Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Alessandro Basciano, in carcere per stalking, si difende. “È turbato e sorpreso di essere in questa situazione”

L’influencer 35enne, accusato di comportamenti persecutori nei confronti della ex Sophie Codegoni, ha parlato per tre ore al magistrato. E si è dichiarato estraneo ai fatti

Alessandro Basciano e Sophie Codegoni

Alessandro Basciano e Sophie Codegoni

Milano, 23 novembre 2024 – Per quasi tre ore ha risposto alla gip Anna Magelli, nel corso dell’interrogatorio di garanzia nel carcere di San Vittore. E si è dichiarato “sorpreso di essere in questa situazione”. Alessandro Basciano, arrestato ieri per stalking ai danni della ex comnpagna e madre di sua figlia Sophie Codegoni, si è dichiarato estraneo ai fatti che gli sono contestati, ed è “turbato”, secondo quanto riporta il suo legale Leonardo D’Erasmo.

“È molto turbato”

"Il mio assistito è stato utilizzato come capro espiatorio per qualcosa che non ha commesso ed è molto turbato – ha detto all'uscita del carcere di San Vittore il legale -. Ha risposto per tre ore al magistrato, ha dato la sua versione e le prove sui fatti e sono fiducioso che presto avremo novità importanti su questo caso".

Il legale di Basciano, ha portato prove della sua innocenza
L'avvocato Leonardo D'Erasmo

Alessandro Basciano, influencer di 35 anni, come detto è stato arrestato per stalking a Milano dopo la denuncia della sua compagna, Sophie Codegoni, influencer e modella di 23 anni. Secondo D’Erasmo, “questo ragazzo è stato ucciso dalla stampa, è stato già fatto un processo mediatico, come accade in questi casi''. Quanto a un'eventuale richiesta dei domiciliari per Basciano, l'avvocato ha spiegato di aver “chiesto altro” senza specificare ulteriormente. 

Le parole di Sophie: “Speravo in un cambiamento”

Sempre in mattinata, via social, sono arrivate le parole della presunta vittima del 35enne, Sophie Codegoni che ha affidato il suo sfogo a una storia su Instagram: “Non ho potuto fare diversamente – ha scritto la modella e influencer 23enne – . Ho lottato contro me stessa, contro il dolore e la paura. Ho a lungo sperato in un cambiamento, ma mi sbagliavo e ammetterlo è straziante. Ho dovuto proteggere me, nostra figlia e le persone che amo. Dicono che ci voglia coraggio ma io non mi sento coraggiosa, mi sento semplicemente una donna e una madre che ha fatto quello che era purtroppo necessario, anche quando avrebbe voluto solo chiudere gli occhi e sperare che tutto si aggiustasse da solo”. 

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Poi la giovane spiega di essere convinta di aver fatto la scelta giusta. “In mezzo a questo caos mi rimane la consapevolezza di aver avuto la forza, di scegliere il giusto, di mettere al primo posto la sicurezza e la serenità mia e della mia famiglia. Adesso devo andare avanti, fare la mamma, continuare a lavorare, ritrovare me stessa un passo alla volta, con la speranza che un giorno tutto questo possa restare solo un ricordo lontano”.