Roma, 20 giugno 2023 – Alcol lock: il Cnel nel 2020 aveva già presentato un Ddl sul dispositivo che non fa partire l’auto se chi è al volante ha bevuto. Spiega Gian Paolo Gualaccini, coordinatore della Consulta per la sicurezza stradale del Consiglio nazionale economia e lavoro: “Ne avevamo previsto l’obbligo in un caso preciso: chi è stato condannato per guida in stato di ebbrezza e vuole riavere la patente, lo deve installare a proprie spese. Quindi nessun esborso per l’erario. Abbiamo ripresentato la proposta al ministro Salvini”.
L’Europa prevede che l’alcol lock – come l’Isa – diventi obbligatorio nel luglio 2024 sui veicoli di nuova immatricolazione.
Come funziona l’alcol lock
"Il meccanismo – spiega ancora l’esperto – funziona sostanzialmente come il palloncino. Se all’avviamento del motore chi guida non dimostra di avere un livello zero di alcol, il veicolo non si mette in moto”.
Come si usa all’estero
All’estero il sistema è adottato prevalentemente sui mezzi pesanti, “in Finlandia anche sugli scuolabus – ricorda Gualaccini –. Lo usano poi Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Polonia, Portogallo e Regno Unito. E si è rivelato un sistema efficace per diminuire l’incidentalità”.