Martedì 26 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Agrigento, Alberto Re suicida dopo il teatro vuoto. La famiglia dell’imprenditore accusa: condannato sui social

L’uomo, 78 anni, si è sparato. Erano divampate polemiche per un presunto flop a una serata di 'Paladino d'Oro – Sport film festival'

Alberto Re, 78 anni, imprenditore suicida

Alberto Re, 78 anni, imprenditore suicida

Agrigento, 24 novembre 2023 - Sul suicidio di Alberto Re – l’imprenditore 78enne di Agrigento che si è tolto la vita con un colpo di pistola, dopo le polemiche sul presunto flop a una serata del “Paladino d’Oro - Sport film festival”– arriva l’accusa pesantissima della famiglia. 

“Alberto Re era un uomo prima che un padre, un marito e un nonno, un fratello e uno zio, un suocero, amante della vita, delle belle parole. Non amava infingimenti, ha fatto del garbo il suo stile di vita. Noi ci teniamo, perché siamo la sua famiglia, a raccontarlo per quell’uomo che mai si è sottratto alla onestà intellettuale e che sempre ha sorriso alle storture che possono capitare. Fino a qualche giorno fa. Poi l’onta che sale e che scalfisce, che non arretra e che violenta verbalmente una persona, ha consumato il vero danno”.

La famiglia: “Un ingrato giudizio sommario”

La lettera aperta è stata inviata ai siti locali di Agrigento. Domani alle 11 si terranno i funerali. “L’insano gesto è avvenuto in solitudine, nessuno della famiglia era presente, così come erroneamente riportato. Lui, che era un moderatore, che amava la pace, donandola, ha combattuto con gentilezza quell’ingrato giudizio sommario, senza alcun fondamento, che lo ha reso fragile”, dicono i familiari. “Alberto amava scherzare, conosceva la delicatezza della sua amata Agrigento, voleva contribuire ad elevarne il dibattito culturale, non gli è stato concesso, sui social viaggiano sentenze di condanna senza nemmeno il capo di imputazione - dicono ancora -. Si apra una riflessione su quello che è accaduto, lo si deve ad Alberto, perché mai più ci si possa trovare di fronte alla tempesta senza vestiti. Perché mai più ci si scaraventi contro un uomo con tale veemenza”.

La serata di vuoto, spiegano dal teatro, si era verificata la sera della partita Ucraina-Italia, lunedì 20 novembre. 

Le parole del prefetto

E ancora: “Facciamo nostre le parole del Prefetto Romano, che ringraziamo per la sua grande lezione: ‘È cruciale evitare il ripetersi di simili vicende, la critica politica e giornalistica legittima ha superato i confini dell’umanità. Tutti coloro che ricoprono ruoli amministrativi devono impegnarsi a prevenire simili disonori’. Ringraziamo tutta la città di Agrigento per l’affetto enorme che sta dimostrando nei confronti della nostra famiglia, quanti si stanno unendo al dolore perché conoscevano l’uomo e il suo spessore”.

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