Roma, 20 gennaio 2025 - Arrivava Sergio Mattarella e le strade sono state 'ritoccate' in fretta, ma si sa che è cattiva consigliera e il risultato è stato bitume su tutto, tombini compresi. Un delirio che il giorno dopo la visita del presidente della Repubblica è stato risolto con i metal detector: operai li hanno cercati, come si cerca un tesoro in spiaggia, e li hanno 'bucati', per evitare rischi allagamento in caso di pioggia.
L'incredibile svarione è accaduto perché i lavori, costo 510 mila euro con fondi regionali, sono stati eseguiti di corsa, così i tombini e i chiusini sono stati coperti dal bitume invece di essere sigillati e messi a livello come andava fatto. E questo perché i fondi sono stati erogati solo pochi giorni prima e il Genio civile di Agrigento ha dovuto operare in appena tre giorni, e non nelle tre settimane che sarebbero servite.
Quindi quando il presidente è ripartito gli operai hanno dovuto cercare i tombini con i metal detector per "liberarli". Stesso discorso per i chiusini ovvero i punti della rete idrica con le saracinesche per aprire manualmente gli impianti e consentire il passaggio dell'acqua.
Sui socia girano i video della caccia al tombino, e la vicenda non è passata inosservata. Il presidente regionale Giovanni Petrone ha dato incarico all'avvocato Bruno Messina, vicepresidente regionale dell'associazione, di presentare un esposto alla Corte dei Conti per accertare eventuali danni erariali: "Ci troviamo di fronte a episodi che evidenziano parecchie criticità nella realizzazione dei lavori pubblici, e che rischiano di configurarsi come uno spreco di risorse pubbliche e una violazione delle norme sulla sicurezza. Infatti, dalle segnalazioni ricevute, sembrerebbe che con l'asfalto siano stati coperti tombini e parzialmente anche griglie di scolo, che andranno ripristinate per evitare problemi durante le prossime piogge. Con questo esposto, quindi, vogliamo fare chiarezza e garantire che i cittadini abbiano risposte certe e rapide".