Napoli, 17 maggio 2019 - Un agguato è avvenuto la notte scorsa nel cortile dell'ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli dove un ragazzo armato di pistola e con in testa un casco, ha sparato alcuni colpi d'arma da fuoco all'indirizzo di un 22enne del quartiere Arenella giunto poco prima, insieme con altri giovani, con ferite d'arma da fuoco alle gambe. I colpi, per fortuna, non hanno raggiunto il giovane. Sull'accaduto sono in corso indagini da parte dei carabinieri della Compagnia Centro.
Stabili le condizioni cliniche generali del 22enne (le ferite da arma da fuoco alle gambe gli hanno causato due fratture). L'ospedale ha fatto sapere che "non vi sono deficit vascolari in atto". Il giovane risulta essere noto alle forze dell'ordine, per reati di piccola entità.
FERITI ANCHE DUE MINORI - "Insieme al ragazzo ferito alla gamba sono arrivati altri minori, almeno due di loro sono stati feriti di striscio, probabilmente qui in ospedale ma sono scappati via". Ad affermarlo Giuseppe Fedele, chirurgo del Pronto soccorso dell'ospedale Pellegrini di Napoli, stanotte di sevizio in ospedale al momento della sparatoria. "C'era una ragazza di 16 anni con una ferita di striscio agli arti inferiori. Stavamo per ricoverarla ma quando le ho chiesto di chiamare i suoi genitori, visto che è minore, è scappata. Lo stesso ha fatto un altro giovane, anch'egli minorenne". Fedele spiega che al momento dell'arrivo del primo ferito, che è ancora ricoverato all'ospedale Pellegrini ma potrebbe presto essere trasferito, "è arrivato un folto gruppo di giovani, forse una ventina. Poi sono iniziati i colpi di pistola, c'è stata molta paura".
IL RACCONTO - Da brividi il racconto di chi questa notte presidiava il pronto soccorso del Pellegrini. Mentre una guardia giurata prestava soccorso al ragazzo giunto ferito in ospedale, dando le spalle all'ingresso, un uomo, ha scavalcato la sbarra, con il viso coperto da casco integrale ed arma in pugno ha cominciato a sparare ad altezza d'uomo all'indirizzo degli ascensori e della scala che dà accesso al pronto soccorso. "Non posso pensare di fornire ad infermieri e dottori un camice antiproiettile", dice provocatoriamente Ciro Verdoliva, commissario straordinario dell'Asl Napoli 1 giunto sul posto a dare solidarietà agli operatori sanitari. "Gente che lavora, che è qui a prestare soccorso - continua Verdoliva-, non può trovarsi all'improvviso come in una zona di guerra. L'episodio è grave e terribile. Ciò nonostante - e questo afferma ancora la loro professionalità - gli operatori sono subito tornati al lavoro".
LA SPARATORIA - È avvenuta in via Toledo, a pochi metri da piazza Plebiscito, in pieno centro a Napoli, la sparatoria nella quale è rimasto ferito il giovane di 22 anni portato successivamente all'ospedale Pellegrini.