Catania, 15 agosto 2024 – Dopo una giornata di passione per i viaggiatori in partenza/ arrivo nello scalo etneo di Fontanarossa, inagibile a causa della cenere vulcanica sulla pista, alle 18 è stata deliberata la ripresa delle operazioni di decollo. Gli arrivi saranno limitati a due movimenti all'ora fino alle 20. Dalle 20 alle 22, il numero di arrivi sarà aumentato a 6 movimenti all'ora.
Una prima boccata di ossigeno per i turisti bloccati al “Vincenzo Bellini” di Catania in seguito alla nuova eruzione del vulcano che ricoperto strade e la stessa pista di decollo/ atterraggio. Da stamattina oltre un centinaio di voli sono stati cancellati (110), riprogrammati o dirottati su altri scali. Sono atterrati a Palermo quelli in arrivo da Sofia, Bergamo, Napoli, Roma Fiumicino, Cracovia, Pisa, Venezia, Varsavia, Bruxelles, Cagliari, tutti i Ryanair.
"I passeggeri - comunica Sac (Società dell’aeroporto di Catania) – sono pregati di non recarsi in aeroporto se non dopo aver verificato con la compagnia aerea lo stato del proprio volo".
Catania, stop a moto e biciclette. Auto a 30 km/h
L’attività di eruzione è fortunatamente conclusa ma stanotte la fontana di lava ha raggiunto i 9,5 km di altezza. La cenere non ha coperto solo l’aeroporto ma l’intera città di Catania, quando erano appena finite le operazioni di pulizia della cenere caduta l’ultima volta.
Il Comune ha emesso un’ordinanza di stop alla circolazione di motorini, moto, bici, e monopattini valido per 48 ore. Limite di 30 km/h per le auto in tutte le strade del territorio comunale.
“Il lato positivo è che ho visto tantissimi mezzi già impegnati nella pulizia; e che il quantitativo piovuto dovrebbe essere meno copioso dello scorso evento – commenta il sindaco di Catania, Enrico Trantino – . Sappiamo dobbiamo convivere con questi fenomeni, che consentono a mamma Etna di sfogarsi, impedendo più pericolose emissioni di magma. Se imprecare servisse, avrebbe senso farlo. Io preferisco pensare ai nostri connazionali romagnoli che, in occasione dell'ultima alluvione, cantando Romagna mia, si sono uniti e sbracciati per ripulire dal fango il loro territorio”.