Giovedì 20 Febbraio 2025
REDAZIONE CRONACA

Andrea Cassarà accusato di filmare due minorenni negli spogliatoi: l’ex campione di scherma condannato a 1 anno e 4 mesi dal tribunale di Brescia

Il reato per cui è stato condannato il campione della Nazionale è di “interferenza illecita nella vita privata”. Il campione 41enne aveva chiesto di ricorrere all’abbreviato negando ogni accusa

Andrea Cassarà, 40 anni. Il. bresciano ha avuto. dalla Federazione Italiana Scherma il via libera per tornare in pedana

Andrea Cassarà, 40 anni. Il. bresciano ha avuto. dalla Federazione Italiana Scherma il via libera per tornare in pedana

Brescia, 18 febbraio 2025 – Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Brescia ha condannato in abbreviato a un anno e quattro mesi per tentata interferenza illecita nella vita privata l'ex schermidore della Nazionale Andrea Cassarà. Riqualificato il reato dall'iniziale contestazione che era di produzione di materiale pedopornografico, perché secondo il giudice l’imputato non poteva sapere che fossero minorenni. Per l'accusa Cassarà aveva tentato di riprendere con il proprio telefonino due ragazzine di 16 anni mentre si stavano facendo la doccia negli spogliatoi del centro sportivo San Filippo, a Brescia. Vicenda avvenuta a fine 2023. All'azzurro i carabinieri avevano sequestrato il cellulare dopo che una delle due ragazzine aveva sporto denuncia senza tuttavia fare il nome di Cassarà, che la giovane non aveva visto in volto. Ad immortalarlo nell'area spogliatoi del centro sportivo, e in un orario compatibile con il racconto della minorenne, erano tuttavia state le telecamere della struttura sportiva di Brescia. 

I fatti 

Andrea Cassarà, classe 1984, schermidore olimpionico già nel Gruppo sportivo dell’Arma dei carabinieri, finisce nei guai nell’autunno del 2023 quando la sera del 20 ottobre due minorenni che stanno facendo la doccia negli spogliatoi femminili del centro sportivo bresciano, dopo essersi allenate, sorprendono un individuo – la cui identità nell'immediatezza dei fatti non è nota – intento a filmarle col telefonino. “Ci ha ripreso mentre ci facevamo la doccia”, queste le parole delle due ragazze sotto choc. Una delle due, ripresa di schiena, non si sarebbe accorta di essere filmata.

L’indagine

Accertamenti tecnici avevano appurato che sul telefonino dell’uomo non erano presenti immagini  pedopornografiche. Lo scorso autunno, sempre il Gup di Brescia, aveva ammesso come parte civile al processo nei confronti dell’atleta la Federazione italiana della scherma. L’ex fiorettista ha sempre negato ogni accusa, e per il tramite dei suoi legali aveva presentato una memoria difensiva, e quella che era stata definita una copiosa documentazione, per provare la sua estraneità ai fatti contestati. Cassarà aveva in seguito chiesto (e ottenuto) di poter ricorrere all’abbreviato. “Non ho mai compiuto quel che mi viene contestato, e infatti sul mio telefonino non sono state trovate né immagini né video che possano provarlo, tanto meno file cancellati”. La difesa di Cassarà ha già annunciato ricorso in appello.