Venerdì 21 Febbraio 2025
MASSIMILIANO MINGOIA E NICOLA PALMA
Cronaca

Accoltellato a 19 anni dalla gang, caccia agli autori dell’agguato. Il sindaco Sala: chi l’ha fatto resti dentro

Milano, dietro la lite fuori dal centro commerciale Merlata Bloom ci sarebbero vecchie ruggini. Riconosciuto uno degli aggressori. Al setaccio i video delle telecamere di sorveglianza. Il primo cittadino: il problema c’è ovunque, ora leggi più severe

La polizia fuori dal centro commerciale di Milano pochi minuti dopo l’aggressione al ragazzo

La polizia fuori dal centro commerciale di Milano pochi minuti dopo l’aggressione al ragazzo

Milano – Uno degli aggressori avrebbe già un volto, riconosciuto dal ragazzo accoltellato. E quella traccia potrebbe rivelarsi determinante per identificare anche i presunti complici, almeno quattro, e chiudere il caso in tempi rapidi: al setaccio le immagini delle telecamere, che avrebbero ripreso sia il blitz armato che la fuga. Il raid del branco è andato in scena giovedì sera nel quartiere residenziale di Cascina Merlata a Milano, a due passi dagli ingressi del centro commerciale Merlata Bloom. Qualche minuto prima delle 21, un diciannovenne italo-marocchino, che era in compagnia della fidanzata diciottenne, ha incrociato un ragazzo, descritto come di origine nordafricana, che gli si è avvicinato per chiedergli una sigaretta. Qualche secondo dopo, si è materializzato un altro giovane sulla ventina, subito riconosciuto dal diciannovenne perché con lui aveva avuto una discussione l’estate scorsa. A quel punto, l’italo-marocchino ha cercato di allontanarsi, temendo una trappola, ma si è trovato davanti altri tre ragazzi.

Poi è scattato l’agguato di gruppo: il giovane col quale aveva litigato nei mesi scorsi ha bloccato il diciannovenne, mentre l’altro a cui aveva dato la sigaretta ha sferrato diversi fendenti; uno è andato a segno alla schiena, gli altri sono stati in qualche modo parati dalla vittima (che ha riportato tagli a entrambe le mani). Un uomo, che ha assistito in diretta alla scena, è intervenuto per mettere fine all’assalto; e i cinque sono scappati dopo aver portato via al diciannovenne un iPhone e un monopattino. In quei minuti è partita la chiamata al 112, che ha generato l’intervento immediato dei sanitari: il diciannovenne, sempre sveglio e cosciente, è stato portato al Niguarda; mai in pericolo di vita, è stato dimesso con una prognosi di 20 giorni.

Nel frattempo, sono scattati gli accertamenti investigativi, affidati agli agenti del commissariato Bonola e della Squadra mobile: la sensazione è che la soluzione non sia lontana, anche perché pare che i ragazzi entrati in azione siano habituè della zona.

Sul movente, l’ipotesi al momento più probabile è che dietro l’aggressione non ci sia solo un tentativo di rapina, ma che si sia trattato di un’azione mirata legata al vecchio litigio. “Per fortuna la situazione non è grave e speriamo che li becchino. Speriamo soprattutto che rimangano dentro – il commento del sindaco Giuseppe Sala –. Vengono commessi crimini e poi nessuno rimane in prigione. Questo crea oggettivamente un clima di impunità, le cose devono cambiare da questo punto di vista. La notizia positiva è che il giovane ferito non è grave”. Sulle gang giovanili, Sala ha aggiunto che il problema “c’è ovunque: c’è anche a Milano, ma non è un’emergenza, perché un’emergenza è quando dura poco tempo. Per questo bisogna avere anche leggi più severe”.