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La polizia fuori dal centro commerciale di Milano pochi minuti dopo l’aggressione al ragazzo
Milano – Uno degli aggressori avrebbe già un volto, riconosciuto dal ragazzo accoltellato. E quella traccia potrebbe rivelarsi determinante per identificare anche i presunti complici, almeno quattro, e chiudere il caso in tempi rapidi: al setaccio le immagini delle telecamere, che avrebbero ripreso sia il blitz armato che la fuga. Il raid del branco è andato in scena giovedì sera nel quartiere residenziale di Cascina Merlata a Milano, a due passi dagli ingressi del centro commerciale Merlata Bloom. Qualche minuto prima delle 21, un diciannovenne italo-marocchino, che era in compagnia della fidanzata diciottenne, ha incrociato un ragazzo, descritto come di origine nordafricana, che gli si è avvicinato per chiedergli una sigaretta. Qualche secondo dopo, si è materializzato un altro giovane sulla ventina, subito riconosciuto dal diciannovenne perché con lui aveva avuto una discussione l’estate scorsa. A quel punto, l’italo-marocchino ha cercato di allontanarsi, temendo una trappola, ma si è trovato davanti altri tre ragazzi.
Poi è scattato l’agguato di gruppo: il giovane col quale aveva litigato nei mesi scorsi ha bloccato il diciannovenne, mentre l’altro a cui aveva dato la sigaretta ha sferrato diversi fendenti; uno è andato a segno alla schiena, gli altri sono stati in qualche modo parati dalla vittima (che ha riportato tagli a entrambe le mani). Un uomo, che ha assistito in diretta alla scena, è intervenuto per mettere fine all’assalto; e i cinque sono scappati dopo aver portato via al diciannovenne un iPhone e un monopattino. In quei minuti è partita la chiamata al 112, che ha generato l’intervento immediato dei sanitari: il diciannovenne, sempre sveglio e cosciente, è stato portato al Niguarda; mai in pericolo di vita, è stato dimesso con una prognosi di 20 giorni.
Nel frattempo, sono scattati gli accertamenti investigativi, affidati agli agenti del commissariato Bonola e della Squadra mobile: la sensazione è che la soluzione non sia lontana, anche perché pare che i ragazzi entrati in azione siano habituè della zona.
Sul movente, l’ipotesi al momento più probabile è che dietro l’aggressione non ci sia solo un tentativo di rapina, ma che si sia trattato di un’azione mirata legata al vecchio litigio. “Per fortuna la situazione non è grave e speriamo che li becchino. Speriamo soprattutto che rimangano dentro – il commento del sindaco Giuseppe Sala –. Vengono commessi crimini e poi nessuno rimane in prigione. Questo crea oggettivamente un clima di impunità, le cose devono cambiare da questo punto di vista. La notizia positiva è che il giovane ferito non è grave”. Sulle gang giovanili, Sala ha aggiunto che il problema “c’è ovunque: c’è anche a Milano, ma non è un’emergenza, perché un’emergenza è quando dura poco tempo. Per questo bisogna avere anche leggi più severe”.