Roma, 22 gennaio 2017 - Resta forte il pericolo valanghe in Abruzzo, di grado 4 su una scala di pericolosità che al massimo arriva a 5. Sotto controllo rimangono il Gran Sasso, che circonda l'hotel Rigopiano di Farindola dove si sta ancora scavando, la Majella, il Terminillo e i Monti della Laga.
"La situazione resta la stessa, si lavora con molti uomini. Si affronteranno la ricerche sull'edificio e sulle parti circostanti dove ci sono grandi accumuli di neve", ha detto Walter Milan, portavoce del Soccorso alpino. "Prima usiamo le sonde e poi agiscono i mezzi meccanici. Siamo consci del rischio valanga, abbiamo sentinelle per la sicurezza, la situazione è sotto controllo", ha aggiunto davanti al centro operativo dei soccorsi di Penne. "Oggi non si può volare perchè nevica in quota. Al momento gli elicotteri sono tutti a terra".
Sono proseguite per tutta la notte anche le attività dei 1600 tecnici di e-distribuzione, provenienti da tutta Italia, per raggiungere le aree rimaste senza corrente elettrica in Abruzzo, riparare le linee interrotte e procedere alla posa di oltre 600 gruppi elettrogeni. Nella Regione l'emergenza è rientrata nelle Provincie di Chieti e Pescara, dove si continua a lavorare per rialimentare utenze residue sparse. La situazione dovrebbe rientrare nella normalità in giornata anche nella Provincia di Teramo dove restano attualmente 14.000 utenti senza corrente elettrica di cui 4.000 in Comuni non raggiungibili e altri 1.000 in frazioni isolate. Tutte le operazioni per il ripristino del servizio sono svolte in stretto coordinamento con la Protezione Civile, le Prefetture e le Istituzioni Locali. Dall'inizio dell'emergenza la task force di e-distribuzione ha progressivamente rialimentato circa 200.000 utenze.