Roma, 8 gennaio 2025 – Cecilia Sala è stata libera. C'è adesso da capire con esattezza cosa sia stato assicurato all'Iran in cambio della liberazione della cronista di Chora Media. L’ipotesi è che al centro dell'operazione ci sia Mohammed Abedini, l'ingegnere iraniano arrestato il 16 dicembre scorso all'aeroporto milanese di Malpensa e attulamente detenuto nel carcere di Opera su richiesta dell'autorità giudiziaria Usa che ha chiesto all'Italia l'estradizione del 38enne ritenuto "l'uomo dei droni" del governo di Teheran.
Con Trump Meloni ha discusso della questione e avrebbe avuto il via libera a non concedere il trasferimento in Usa. Secondo fonti dell'amministrazione americana entrante, anzi, gli Usa si attendono che nei prossimi giorni Abedini venga scarcerato e probabilmente rimpatriato nel suo Paese. Anche il quotidiano statunitense Wall Street Journal scrive che "nel quadro dell'accordo" che ha consentito la liberazione della giornalista "ci si aspetta che l'Italia rilasci l'imprenditore iraniano Mohammad Abedini". Fonti giudiziarie citate dal giornale Usa spiegano che Abedini dovrebbe essere rilasciato con uno "slittamento di tempi, ma possibilmente nei prossimi giorni". Un passo che il ministro della Giustizia Carlo Nordio può ordinare.
Di questo sarebbe stato informato anche il presidente uscente Joe Biden, che peraltro incontrerà Meloni sabato a Villa Doria Pamphilj, nell'ambito della visita a Roma nel corso della quale incontrerà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e papa Francesco.
Oggi Nordio è stato a Palazzo Chigi per incontrare il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano: il Guardasigilli ha escluso che abbiano discusso dell'ingegnere iraniano, anche se pare improbabile che non se ne sia fatto cenno nella riunione. Se la liberazione di Cecilia Sala è un successo della premier, un altro punto in suo favore sembra essere lo 'sdoganamento' del rapporto personale con Trump, che anche nella maggioranza suscitava qualche perplessità. In questo caso la scommessa di Meloni ha portato un risultato concreto (anche se al momento non si conosce la contropartita), mettendo a tacere gli scettici sul legame con il tycoon.