Giovedì 21 Novembre 2024
GIULIA PROSPERETTI
Cronaca

Abbandono della scuola. L’Italia scende sotto il 10%: "Avanti con la riforma"

Dopo Agenda Sud per il Mezzogiorno, il governo al lavoro sul Centro-Nord. Presentati i pani degli istituti schedati come fragili: più laboratori e attività extra.

Abbandono della scuola. L’Italia scende sotto il 10%: "Avanti con la riforma"

Studenti alla prova di maturità, nel giugno scorso, al liceo Visconti di Roma

Roma, 2 novembre 2024 – Sul fronte della dispersione scolastica l’Italia (nel 2023 tra i primi tre Paesi peggiori in Europa dopo Spagna e Germania) ha raggiunto un nuovo minimo storico, scendendo al 9,4% nel 2024. Dato che – sostenuto dallo stanziamento di 325 milioni di euro, tra fondi Pnrr e fondi ministeriali – anticipa il raggiungimento dell’obiettivo del 10,2% fissato dal Pnrr per il 2026. In tale scenario dopo ‘Agenda Sud’, l’iniziativa avviata già dallo scorso anno per contrastare la dispersione scolastica e ridurre i divari negli apprendimenti nelle aree del Mezzogiorno, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara lancia il piano per il Nord. "A maggio – spiega Valditara – ho firmato il decreto da 220 milioni che coinvolge oltre 3mila scuole per contrastare la dispersione scolastica e potenziare le competenze anche nelle aree del Centro-Nord e in particolare in quelle situate in contesti a più alto tasso di dispersione. Si completa così un percorso già avviato con il Piano Agenda Sud. Tutti gli studenti italiani hanno il diritto di formarsi, di crescere e di godere delle stesse opportunità: vanno contrastati tutti i divari sociali e territoriali".

A 2.919 scuole primarie di Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto (già individuate e inserite nel decreto del 27 maggio 2024) e 245 scuole ‘più fragili’ – individuate direttamente da Invalsi che insieme a Indire offrirà supporto nella formazione dei docenti e nella progettazione didattica – è stato chiesto di presentare il proprio progetto didattico. Il termine è scaduto giovedì scorso. Al centro del Piano Agenda Nord insegnamento personalizzato tarato sulle esigenze di ciascuno e promozione di attività di orientamento e tutoraggio estese anche alle Scuole del primo ciclo. Spazio anche a una didattica innovativa e laboratoriale con setting di apprendimento innovativi, superamento del paradigma d’insegnamento basato sulla lezione frontale, introduzione di nuove metodologie didattiche. E, ancora, scuola aperta per attività extracurricolari e nei periodi di sospensione delle lezioni, orario delle lezioni più flessibile per offrire agli studenti la possibilità di continuare a imparare.

La lotta alla dispersione al Centro-Nord passa anche per la promozione del tempo pieno grazie all’attivazione di progetti extracurricolari oltre l’orario scolastico e l’incremento di attività teatrali, musicali e sportive volte a ‘mantenere alta la motivazione’. Il tutto – spiegano dal ministero dell’Istruzione – è sostenuto da "investimenti relativi alle mense e alle palestre scolastiche".

Il ministero investe anche sui docenti. Prevista, infatti, una retribuzione per incarichi aggiuntivi oltre l’orario scolastico e formazione coordinata da Invalsi sulla didattica orientativa, sulla progettazione didattica, sull’utilizzo dei dati per migliorare gli esiti degli apprendimenti.