Martedì 12 Novembre 2024
PINO DI BLASIO
Cronaca

"AAA vendesi monastero a Siena". È il più antico della Toscana: ora lo vogliono gli emiri

L’ex Badia di Sant’Eugenio nel Senese, eretta nel VIII secolo, è in disuso da anni. Il prezzo parte da 10 milioni di euro: farebbe gola al mercato internazionale del lusso

L’ex Badia di Sant’Eugenio nel Senese

L’ex Badia di Sant’Eugenio nel Senese

Siena, 24 novembre 2023 – È il monastero più antico della Toscana, un’abbazia fondata nel 730 e donata l’anno dopo ai Benedettini Cassinesi dal castaldo regio longobardo Warnifredo. Per tredici secoli la Badia di Sant’Eugenio a Monastero si è stagliata sulle colline che fanno corona a Siena, a dieci chilometri da piazza del Campo. Passata attraverso varie mani, ordini ecclesiastici, abati sotto il Granduca, monaci e prelati, il Monastero di Sant’Eugenio oggi è di proprietà della Congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli. Suore note perché servono alla mensa della Caritas i pasti per i migranti.

L’abbazia benedettina è rimasta tale fino a qualche anno fa. E’ stata destinata anche all’accoglienza dei profughi, poi non è stata più utilizzata. Perché è troppo grande e troppo importante per farla diventare sede di iniziative solidali e di accoglienza. Visto che si parla del monastero più antico della Toscana, quindi probabilmente dell’Occidente, schedato nel catalogo dei beni culturali, architettonici e paesaggistici della Soprintendenza alle belle arti delle province di Siena, Arezzo e Grosseto, non può passare attraverso le agenzie immobiliari tradizionali.

La svolta è arrivata da qualche settimana, a darne notizia per prima La Nazione di Siena il 3 novembre. La proprietà, chi rappresenta la Congregazione delle Figlie della carità, si è affidata a Lionard Luxury Real Estate S.p.A., l’agenzia dei cespiti immobiliari più prestigiosi, con sede a Firenze (in via Tornabuoni, ça va sans dire ), Milano, Roma, Napoli, Venezia, Porto Cervo e presto aprirà a Como.

La prima cosa da fare, per un venditore di questo calibro nel settore del real estate, è far rifulgere la storia e la gloria della Badia di Sant’Eugenio. Partendo dalle truppe di Carlo d’Angiò, re di Sicilia, che nel 1270 si accamparono da quelle parti durante il saccheggio di Siena. O ancora, tornare al 1553, quando il maresciallo di Francia Pietro Strozzi, eresse in quel monastero delle fortificazioni a protezione della Repubblica di Siena. I monaci benedettini popolarono quell’abbazia fino al 1786, la storia ricorda anche i danni inflitti dal terremoto del 1798 e il restauro importante, pagato dalla famiglia dei conti Griccioli, che furono proprietari del monastero dal 1812, perché Napoleone sciolse tutti gli ordini religiosi e li spogliò di tutti i beni, fino al 1932. Poi tornò alla Chiesa e alle suore di San Vincenzo.

La descrizione del complesso, fatta dai tecnici di Lionard RE, parla di una superficie interna di 6.200 metri quadrati, spazi esterni per quasi 10mila metri quadrati, due chiostri con archi, giardini interni, pozzi centrali, colonne in arenaria. Ci sono anche parti affrescate all’interno di Sant’Eugenio. Ma il complesso ha bisogno di lavori di ristrutturazione, da progettare sotto l’occhio attento della Soprintendenza di Siena, retta da Gabriele Nannetti.

Il prezzo? Le prime voci parlavano di un grande affare, ma ieri Lionard ha fissato il prezzo base superiore a 10 milioni di euro, con la cifra esatta che sarà comunicata solo a chi è realmente interessato all’acquisto. Segreto alimentato dalle solite voci di interessi di emiri o di miliardari americani. Ma si sa: quando metti in vendita la storia devi mettere in vetrina la Storia con la maiuscola. E lasciare i dettagli sullo sfondo.