Masotti
Fu mio padre il primo ad accorgersi della malattia di mia madre. Fu il primo a notare i segnali della demenza senile: "Non è più la stessa", mi diceva, parlando di sua moglie. Che è diventata Concetta per tutti, nel tempo, grazie ai video racconti che ho iniziato a condividere su Facebook, Instagram e YouTube.
Fu mio padre il primo ad accorgersi della demenza, che si è insinuata lentamente. Io minimizzavo, pensando fossero normali difficoltà di un uomo anziano, dopo quarant’anni di matrimonio. Minimizzavo, ero troppo preso dalla mia vita: famiglia, lavoro, figli piccoli. Minimizzavo, non rendendomi conto della gravità della situazione.
Nel 2014 mio padre è venuto a mancare ed è lì che iniziai a capire le sue parole. Rimasta sola, mia madre mostrava comportamenti sempre più strani. Fino all’estate del 2017, il momento della svolta: un ricovero ospedaliero. Presi in mano la situazione: prima con un’assistente per alcune ore al giorno, poi con una badante convivente, necessaria dopo che un grave problema la rese incapace di alzarsi. Con il tempo, mia madre smise di riconoscermi, perdendosi in un mondo tutto suo. Mi attivai per trovarle un posto in una Rsa: dopo otto mesi arrivò la chiamata. Inaspettatamente, la sua qualità di vita migliorò. Molti mi conoscono per il mio lavoro sugli Umarells, ma recentemente sono diventato ‘ Masotti, il figlio di Concetta’, attraverso la pubblicazione di video racconti.
Come lo sono diventato? Durante il periodo pandemico del Covid, iniziai a pubblicare le nostre chiacchierate, poi i nostri video che raccontavano una situazione ordinaria per tantissime persone. Situazione ordinaria di cui nessuno parla. E francamente non pensavo potessero raggiungere così tante persone. Quella è stata una terapia per me stesso e per tutti quelli che ci seguivano.
Mia madre è venuta a mancare poche settimane fa. Ma i nostri incontri filmati resteranno come un racconto cronologico sul canale YouTube ‘Memorie perdute’. Filmati che tutti potranno continuare a consultare. È strano pensare che proprio lei, che aveva perso la memoria, sia diventata un ricordo indelebile per così tante persone.