Domenica 24 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Supermercati aperti 25 aprile e 1 maggio, ecco i negozi che non chiudono per il ponte

Arrivano le festività primaverili e anche le polemiche sulla decisione di centri commerciali e catene di tenere aperti i propri punti vendita 25 aprile 2018, perché oggi è la festa Liberazione

Un supermercato in una foto d'archivio (Fotowebgio)

Un supermercato in una foto d'archivio (Fotowebgio)

Roma, 25 aprile 2018 - Con il 25 aprile e primo Maggio è arrivato il periodo delle festività primaverili e delle sempreverdi polemiche sulla decisione di alcuni grandi gruppi commerciali di tenere aperti negozi, supermercati e punti vendita, magari con orario continuato, in barba al riposo dei lavoratori e delle feste nazionali. C'è chi sostiene che in questo modo si garantisca un servizio importante per molti italiani e chi invece la vede come un tentativo di massimizzare i guadagni. Ecco di seguito un breve elenco di chi rimarrà aperto e di chi invece abbasserà le serrande per la festa della Liberazione e quella dei lavoratori.

25 aprile 2018, perché oggi è la festa Liberazione

I NEGOZI APERTI -  Molti famosi marchi della grande distribuzione come Leroy Merlin, Zara, Oviesse e Mediaworld resteranno aperti oggi, 25 aprile, anche se con orari diversi a seconda delle realtà regionali. Festa della Liberazione al lavoro per i dipendenti del colosso dell'arredamento svedese Ikea, che tuttavia chiuderà il primo maggio. Discorso diverso per la catena di abbigliamento sportivo Decathlon, che lascerà ai direttori dei singoli punti vendita la libertà di scelta sugli orari. Negozi aperti in entrambi i giorni di festa anche per la quasi totalità dei marchi che aderiscono a Confimprese, come i gruppi Primadonna, Combipel, Yamamay, Carpisa e Miniconf che insieme rappresentano quasi 150 miliardi di euro di fatturato e più di mezzo milione di lavoratori.

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Nella categoria dei grandi supermercati, Esselunga rimarrà fedele alla tradizione, chiudendo nel giorno della festa dei lavoratori e restando aperta con orario festivo (9-20) il 25 aprile. Chiusura totale per Coop sia il primo maggio che il 25 aprile (ad eccezione dei punti vendita del Lazio), mentre Conad ha fatto sapere che lascerà gli imprenditori associati liberi di scegliere in base alle necessità dei territori. Saranno invece giornate come le altre per Carrefour, che chiuderà solo una minima parte dei suoi punti vendita, e per il gruppo Interspar (Eurospar e Despar) i cui negozi rimaranno aperti con orario continuato. I punti vendita Famila chiuderanno solo il primo maggio, rimanendo invece aperti (con orari differenti) nel giorno della liberazione. Auchan fa sapere che manterrà aperti solo 8 ipermercati su 48, nelle zone interessate dai maggiori flussi turistici (Carini, Fiumicino, Antegnate e Palermo, Olbia, Mestre, Casamassima e Mesagne). 

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POLEMICHE CONTINUE - L'apertura dei negozi nei giorni festivi, come ogni anno, è causa di polemiche e scontri tra il mondo dell'impresa e i rappresentanti dei lavoratori, come testimonia l'iniziativa delle varie sigle sindacali (tra cui Cgil e Cisl) che hanno lanciato l'ashtag  #lafestanonsivende per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema e per chiedere al prossimo governo di rivedere la liberalizzazione in materia di giorni e orari di apertura prevista dal decreto Salva Italia del governo Monti

Critico il commento del segretario della Cgil Susanna Camusso, che ha parlato a margine a margine dell'assemblea generale della Camera del Lavoro di Milano: "Credo che sia profondamente sbagliato avere i negozi aperti nelle tre feste civili del nostro Paese che sono il 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno. Non si capisce perché non si possa riconoscere, a tutti coloro che non sono in servizi essenziali, di poter partecipare a iniziative, manifestazioni e di trascorrere del tempo libero".

Di diverso avviso il sindaco di Milano, Giuseppe Sala: "Penso che sul 25 arile si possa anche immaginare una apertura dei negozi. Ma non è solo una questione commerciale, mi interessa che il lavoro sia ben regolamentato e in sicurezza, con la difesa dei diritti". Questa la risposta del primo cittadino a chi gli chiedeva un parere sulla polemica relativa ai negozi aperti nei giorni festivi.

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