Genova, 2 settembre 2012 - Torna alla luce, dopo 95 anni dal suo affondamento, il relitto del piroscafo inglese ‘Enrichetta’, inabissatosi al largo di Moneglia il 30 giugno del 1917 perché colpito da un siluro di un sommergibile tedesco U63. A scoprirla, al termine di tre spedizioni, di cui due subacquee, il team di esploratori d’altura del sub genovese Lorenzo Del Veneziano.
Il relitto, per quanto a lungo cercato, non era mai stato trovato in quanto si era adagiato in una fossa che dalla profondità di 155 metri scende a strapiombo per cento metri. L’infruttuosa e annosa caccia aveva alimentato la leggenda del relitto ‘fantasma’.
La presenza del relitto nella fossa, ignota finora alle carte nautiche, era stata inizialmente ipotizzata dal pescatore ed esperto di esplorazione di fondali con ecoscandaglio Massimo Massari. Questi, trovato un primo riscontro, aveva immediatamente contattato Del Veneziano per la verifica della sua ipotesi. Nei primi giorni di agosto è stato realizzato il filmato della poppa del piroscafo. Nel corso del prossimo inverno sarà esplorata l’intera fossa grazie all’ausilio di un robot che si rende necessario a causa dell’eccessiva profondità che non consente immersioni d’altura.
Il team guidato da Del Veneziano è già noto per avere rinvenuto nel 2005, di fronte a Portofino, il relitto - anch’esso a lungo cercato e mai trovato - dell’U-455, sommergibile della flotta del Terzo Reich affondato per una probabile esplosione interna nell’aprile del 1944 e da allora considerato un relitto ‘fantasma’ al pari di quello dell’Enrichetta.
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