Roma, 20 gennaio 2012 - Monta la protesta dei tassisti contro il governo Monti, proprio nel giorno in cui il Cdm approva il pacchetto liberalizzazioni. Ma in serata è Daniele Saulli, presidente regionale di Uritaxi Lazio, a esprimere la propria soddisfazione sul decreto: "Da quello che abbiamo sentito siamo abbastanza soddisfatti, ma aspettiamo comunque di leggere il testo". E a Roma termina l'assemblea dei tassisti che da cinque giorni stavano protestando a Roma. I manifestanti hanno lasciato a gruppetti il Circo Massimo, teatro della loro mobilitazione.
LA GIORNATA - A Napoli un gruppo di tassisti è entrato di prepotenza al teatro San Carlo. Davanti al Massimo partenopeo c’è uno dei piu’ affollati stazionamenti di taxi della città. L'occupazione del teatro è stata breve.
Clima surriscaldato anche a Genova, dove in piazza De Ferrari centinaia di tassisti manifestano contro le liberalizzazioni: un operatore di Telenord è stato spintonato e preso a calci da due manifestanti che avevano il volto coperto. Il dipendente di Telenord, Marco Ferrando, ha sporto denuncia contro ignoti per aggressione. "E’ un gesto inqualificabile - ha commentato il direttore dell’emittente, Paolo Lingua - tanto più che abbiamo sempre dato ampio spazio alle proteste dei taxi. Sono indignato".
Tensione e qualche spinta al Circo Massimo, a Roma. Secondo quanto riferito dalla Questura i tassisti hanno avuto problemi con alcuni operatori televisivi che li stavano riprendendo. Al momento - si spiega da via San Vitale - non è stata registrata alcuna denuncia. La situazione si sarebbe risolta con un intervento che ha permesso ai cronisti di allontanarsi.
Ma l'episodio forse più grave è avvenuto a Milano, dove un tassista che lavorava nonostante lo sciopero è stato picchiato dai colleghi. Tassisti, ma non solo: sul piede di guerra ci sono anche gli avvocati e i benzinai.
L'IRA DEGLI AVVOCATI - Due giorni di astensione dal lavoro, il 23 e 24 febbraio, poi a marzo un’altra settimana di sciopero, in coincidenza con i lavori del congresso straordinario forense (9-11 marzo). Gli avvocati riuniti a Roma in assemblea hanno deciso le forme di protesta contro i progetti di liberalizzazione all’esame del governo. Norme, denunciano, che "incidono negativamente sui diritti dei cittadini".
Le proteste sono state decise oggi durante la riunione convocata dall’Organismo unitario dell’avvocatura. Oltre agli scioperi, sono state confermate altre iniziative che erano già state definite: sit in davanti alle sedi di Camera e Senato, assieme alle occupazioni 'simboliche' degli uffici giudiziari in 100 città e ad una manifestazione a Strasburgo, in data da definire, in occasione dell’approvazione della direttiva sulle libere professioni. La prossima settimana, poi, gli avvocati faranno sentire la loro "voce critica" durante le cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario, giovedì in Cassazione e sabato nelle Corti d’appello.
MEDIASET - Appresa la notizia della sospensione della procedura del beauty contest per le frequenze digitali tv, Mediaset “ritiene che tale atto sospenda in realtà una situazione di legalità che deve invece essere al più presto ristabilita”.
CARBURANTI - Intanto il presidente della Commissione di garanzia sugli scioperi, Roberto Alesse, ricorda che i benzinai non potranno scioperare per più di tre giorni, sottolineando che "qualunque comportamento difforme rispetto a ciò è illegittimo".
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