Firenze, 12 novembre 2011 - Dovrà pagare un'ammenda di cinquanta euro, da corrispondere all'ex marito ogni volta che lei non manderà a scuola il figlio nel giorno in cui tocca al padre andare a prendere il piccolo. E' la sentenza del giudice Domenico Paparo, del tribunale di Firenze. Una condanna a suo modo storica: per la prima volta infatti il tribunale applica una condanna per ogni futuro inadempimento del diritto di visita di un genitore a favore del figlio.
La vicenda riguarda una coppia divorziata. Il ragazzo all'epoca dell'inizio del procedimento aveva 10 anni. Non veniva mandato scuola nei giorni nei quali doveva essere ripreso dal padre, un escamotage per non farli
stare insieme.
''Il bambino non voleva - si e' giustificata la madre -. Non posso portarlo di peso dal padre''. Non e' vero, replica il giudice nel provvedimento: la signora ''deve adoperarsi attivamente incoraggiandolo in tal senso'' anche perche', secondo il tribunale, l'ostilita' nasce proprio dal malanimo che la madre trasmette al figlio nei confronti del padre.
Il tribunale la accusa in generale anche di compromettere in maniera colpevole il rapporto tra figlio e genitore, ledendo il diritto del ragazzo di avere un rapporto equilibrato con lui.
''Finalmente - spiega il legale del padre, l'avvocato Iacopo Tozzi di Firenze - siamo riusciti a far applicare la legge a tutela dei diritti dei figli e dei genitori nella sua massima espressione: non solo si mira a condannare condotte
passate, ma prevedendo anche sanzioni per cattive condotte future, in modo davvero da dissuadere il genitore inadempiente dal perseverare.
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