Roma,10 aprile 2010 - Bruno Fortunato, l’agente della Polfer che il 2 marzo del 2003 restò ferito nel conflitto a fuoco sul treno Roma-Arezzo, nel corso del quale morirono il sovrintendente di polizia Emanuele Petri, il brigatista Mario Galesi e fu catturata Nadia Desdemona Lioce, si è suicidato la notte scorsa, poco prima della mezzanotte, nella sua abitazione di Nettuno.

Fortunato, 62 anni, in pensione, a quanto si apprende, si è ucciso con una pistola di cui era in possesso.
Sulla vicenda indaga il commissariato di Anzio-Nettuno. Al momento sono ancora sconosciute le motivazioni del gesto.

 L’agente della Polfer insieme ai colleghi Petri e Di Franzo la mattina del 2 marzo del 2003 era in servizio sul treno Roma-Arezzo. Mentre stavano effettuando dei controlli all`altezza di Castiglion Fiorentino, i tre agenti furono coinvolti nella sparatoria con i due esponenti della Nuove Brigate Rosse.


Nel conflitto a fuoco persero la vita il sovrintendente di polizia Emanuele Petri ed il brigatista Mario Galesi. Quella mattina fu catturata Nadia Desdemona Lioce. Le indagini accertarono che i due erano terroristi facenti parte delle Nuove Brigate Rosse. Nella borsa della Lioce furono ritrovati documenti, floppy disk e due palmari che sono stati utili alle indagini che portarono poi alla cattura di tutti gli appartenenti dell’organizzazione terroristica responsabile anche degli omicidi di Massimo D’Antona e Marco Biagi, avvenuti rispettivamente negli anni 1999 e 2002.