Domenica 24 Novembre 2024
GABRIELE CANE'
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L'Italia moderata

Se non fosse sempre rimasto, si potrebbe parlare di un ritorno. Ma vale per gli altri. Lui, Silvio, qui era, e qui resta. Dunque, nessun saluto particolare a Berlusconi che annuncia di candidarsi alle prossime elezioni europee. Per la gioia di molti dei suoi supporter al cui voto era stato sottratto dagli effetti di una sentenza e di una legge molto ad personam. Proprio lui che di personale aveva messo, o cercato di mettere, parecchio nella legislazione italiana. E ancora di più, per le speranze inconfessabili di una sinistra incapace di farlo per conto proprio, e che quindi affida al Cavaliere (togliamo finalmente quella brutta ‘ex’) il compito di fare argine alla crescita no limits di Salvini: il Caimano, il Male assoluto, la minaccia permanente per la democrazia, con le piazze piene di sbandieratori della Costituzione, ora rivalutato e rispettato. Un padre della patria, quasi. L’argine alla "deriva populista". Straordinario.

Certo, l’effetto Berlusconi non è più da tempo quello di una volta in un mondo che sta cambiando. Ma il "mondo di Silvio", della gente che lavora, o vorrebbe lavorare, che paga le tasse e vorrebbe che tutti lo facessero per pagare meno; il mondo moderato, che ora spesso fa rima con esasperato, esiste ancora ed è maggioranza nel Paese. Non voterà tutto per il vecchio leone. Ovvio. Ma adesso sa che il re di Arcore non ha abdicato.

Si dirà: ancora lui!? Diciamolo pure, ma chiedendoci soprattutto perché non ce ne sono altri. In queste elezioni in ordine sparso, dove ognuno è autorizzato ad andare per conto proprio, il "non-ritorno" di Berlusconi diventa insomma un fattore di competizione all’interno del centro-destra, ma anche di possibile, futuro, coagulo. La corsa solitaria e un discreto risultato del Cavaliere (e della coalizione a livello regionale e comunale) potranno infatti facilitare dopo il voto un serrate le fila. Chissà? Oggi sappiamo che tra le felpe di Salvini e gli scamiciati di Di Battista, torna in vetrina il doppiopetto di Berlusconi. E non è detto che sia passato del tutto di moda.