{{IMG_SX}}"Abbiamo perso una grande occasione per fare pulizia nel calcio". Cosi parla Patrizia Pighini, bella, bionda e soprattutto decisa, una delle poche procuratrici nel mondo quello del calcio.
"Quando ho iniziato la mia carriera quattordici anni fa, grazie al "padre" dei procuratori Antonio Caliendo che ha creduto in me (insieme curano gli interessi di Trezeguet), c'era solo un avvocato, una donna scozzese di 55anni che tra i suoi assistiti aveva alcuni giocatori", ci ride su Patrizia.
Battagliera, come deve esserlo per farsi strada in mezzo a tanti colleghi uomini: "All'inizio della carriera è stata dura, io lo sconsiglio alle donne perché ci vuole gavetta e sacrificio, più che il boicottaggio da parte dei colleghi dovevo dimostrare il mio valore ed acquistare credibilità".
A proposito, spesso la vostra categoria è sotto accusa, siete considerati gli artefici di certi scompigli..."Nell'ambiente procuratori c'è poca professionalità, tanti vedono il calcio solo come un tramite per arricchirsi, il prezzo del giocatore lo fa il mercato e lo fa la squadra che cerca il giocatore che è disposta spesso a fare follie. E ci sono quelli che si buttano dentro per fare il colpaccio a discredito della categoria. Però se svolgi il lavoro con serietà il discorso cambia, le più grandi soddisfazioni te le danno i giovani che poi diventeranno i grandi campioni del futuro. C’'è un certo Ederson, ventenne brasiliano, un numero dieci che ha vinto il campionato under17 con la sua nazionale: gioca nel Nizza ed è nel mirino di club italiani e spagnoli (Inter e Barcellona, ndr)".
La Pighini organizza, insieme con Caliendo, anche il prestigioso Golden Foot: "La nostra idea è di creare un museo a cielo aperto per il calcio sulla splendida passeggiata di Montecarlo, ma anche di far conoscere leggende del passato e i campioni indimenticabili, tra le impronte anche quella del grande Facchetti".
"Quando ho iniziato la mia carriera quattordici anni fa, grazie al "padre" dei procuratori Antonio Caliendo che ha creduto in me (insieme curano gli interessi di Trezeguet), c'era solo un avvocato, una donna scozzese di 55anni che tra i suoi assistiti aveva alcuni giocatori", ci ride su Patrizia.
Battagliera, come deve esserlo per farsi strada in mezzo a tanti colleghi uomini: "All'inizio della carriera è stata dura, io lo sconsiglio alle donne perché ci vuole gavetta e sacrificio, più che il boicottaggio da parte dei colleghi dovevo dimostrare il mio valore ed acquistare credibilità".
A proposito, spesso la vostra categoria è sotto accusa, siete considerati gli artefici di certi scompigli..."Nell'ambiente procuratori c'è poca professionalità, tanti vedono il calcio solo come un tramite per arricchirsi, il prezzo del giocatore lo fa il mercato e lo fa la squadra che cerca il giocatore che è disposta spesso a fare follie. E ci sono quelli che si buttano dentro per fare il colpaccio a discredito della categoria. Però se svolgi il lavoro con serietà il discorso cambia, le più grandi soddisfazioni te le danno i giovani che poi diventeranno i grandi campioni del futuro. C’'è un certo Ederson, ventenne brasiliano, un numero dieci che ha vinto il campionato under17 con la sua nazionale: gioca nel Nizza ed è nel mirino di club italiani e spagnoli (Inter e Barcellona, ndr)".
La Pighini organizza, insieme con Caliendo, anche il prestigioso Golden Foot: "La nostra idea è di creare un museo a cielo aperto per il calcio sulla splendida passeggiata di Montecarlo, ma anche di far conoscere leggende del passato e i campioni indimenticabili, tra le impronte anche quella del grande Facchetti".
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