Monaco per noi.
A proposito di Montecarlo, di Ayrton e di Michael (ma anche di Kimi, già che ci sono): segnalo su YouTube “Storie nell’arena”, una bella serie curata dal geniale Ale Muliari. Appaio pure io, nei panni del vecchio zio vagamente Rimba. Buona visione.
Monaco per noi.
Una volta nel Principato il venerdì era il giorno dell’attesa (le prime libere erano in programma il giovedì). E chi non poteva permettersi il casinò o altre cose, immaginava un giro da pole. Appunto di Ayrton o di Michael.
Monaco per noi.
Stavolta francamente non so cosa aspettarmi.
Intuisco che, in nome della coperta perennemente corta, la Ferrari in qualifica qualcosa forse ha perso. Ma un compromesso tecnico per il sabato andrà pur trovato.
Leclerc è ottimista più di Sainz.
Boh.
Monaco per noi.
Una sera a cena il carissimo Clay Regazzoni mi disse: eh, ma il tuo idolo Schumi a Montecarlo ha sempre guidato con il cambio automatico, avrei voluto vederlo staccare migliaia di volte le mani dal volante per inserire la marcia giusta!
E mica era una osservazione sgarbata o offensiva.
Monaco per noi.
Se mi chiedono di indicare la vittoria Rossa più emozionante sotto la Rocca, rispondo Gilles 81 senza pensarci un attimo, per un ventenne fu un tuffo nel mare della felicità davanti ad un piccolo televisore a colori. E mio padre commentava: chissà come sarà contento il signor Ferrari!
Signor Ferrari, già. L’educazione, il rispetto, la passione.
Gilles.
Monaco per noi e insomma mi scappa di dichiararlo: il mio favorito stavolta è Norris, alternativa secca Piastri.
Sperando di sbagliare.
Ci si sente dopo la pole.
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