Al volo.
Chi mi segue conosce la mia opinione su Verstappen dal remoto 2016.
È un Fenomeno.
Possono non piacere i tratti caratteriali del personaggio, ma sta segnando un’epoca.
Quarto titolo meritatissimo, molto più suo che della Red Bull.
Capitolo Ferrari.
Le comari di Maranello.
Carletto e Carlitos.
Sinceramente mi meraviglio della meraviglia.
Nella situazione “contrattuale” nota da inizio stagione, è persino strano che Sainz e Leclerc siano arrivati a sfancularsi soltanto ora!
Temo sia il classico caso in cui hanno entrambi ragione.
Carlitos pensa a vivere il tempo che gli resta di Rosso vestito facendosi i fatti suoi. E se non danneggia l’azienda…
Leclerc, che in Ferrari resterà, ritiene che il collega abbia più di una volta varcato il limite.
E dal suo punto di vista nemmeno lui ha torto. Aggiungo che Carletto punta al secondo posto nel mondiale piloti, obiettivo che lascia del tutto indifferente Carlitos.
Qui non si tratta di imitare Ponzio Pilato. Le relazioni tra drivers sono molto più complesse di quanto taluni tra voi (e non solo tra voi) possano immaginare. Le mezze verità si sommano sempre a bugie intere. Io so che tu sai che io so…
Quindi niente drammi e buona fortuna a Charles per il rapporto con Hamilton (ohi, ma non era finito, alla frutta, sul carrello dei bolliti? Prego?…).
Piuttosto io sono rammaricato per l’esito di Las Vegas.
Non è una occasione gettata, la Mercedes ne aveva di più. E Russell è stato perfetto e Sir Lewis pure.
Ma la Ferrari è stata un filo…binottesca nella gestione dell’evento. Qualcosa su McLaren è stato guadagnato, però adesso i margini si sono ristretti. Vedremo cosa accadrà in Qatar, i Papaya non volano più.
Sarà meglio evitare che Sainz e Leclerc facciano a ruotate, tanto per cominciare…
Ps. Prima volta nella storia F1 con 4 scuderie con almeno 4 vittorie a testa in stagione. Una noia, eh!
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