E’ venuto il momento di fare silenzio.
Per ascoltare il rumore dei motori che presto si leverà dall’Albert Park.
Forse resteremo delusi, forse malediremo qualche candela, forse la passione ci spingerà ad accendere, paganamente, candele votive.
Comunque, l’attesa è finita.
Ne ho speso gli ultimi spiccioli conversando con Piero Ferrari. Il figlio del Drake. Il vicepresidente della azienda di Maranello.
‘Sai che i mondiali di Formula Uno praticamente me li ricordo tutti? Sono nato nel 1945, ero un bimbetto quando Ascari vinse i primi titoli per papà. E’ una storia affascinante che ad ogni primavera si rinnova. Io non sono d’accordo con chi vede un declino irreversibile dell’automobilismo, certamente ci sono cose da cambiare ma non riesco ad immaginare una stagione senza la Formula Uno, men che meno senza la Ferrari in pista…’
‘Penso non sia giusto insistere tanto con il paragone tra Vettel e Schumacher. Non è giusto nei confronti di entrambi, al di là dell’inevitabile romanticismo che accompagna l’accostamento. Appartengono a generazioni distinte e distanti, sono anche molto diversi tra loro come persone. Comunque, io non vedo l’ora di collocare Seb sullo stesso livello di Michael: potremo farlo quando vincerà il campionato con noi e ovviamente mi auguro accada presto…’
‘Di Vettel mi piace molto l’aspetto umano, è inutile spendere parole sul talento del pilota, è fuori discussione. L’ho avuto a cena e mi ha colpito il suo interesse per il mondo dell’autmobile in generale, al di là delle corse. Mi ha raccontato che quando guidava per la Red Bull si comprava le Ferrari di nascosto, non poteva dirlo in giro per ovvi motivi. Gli ho risposto che lo sapevo già e s è messo a ridere…’
‘Con Raikkonen fa una bella coppia, è una combinazione nella quale credo molto. Fermo restando che poi il compagno di squadra è naturalmente il primo avversario, per chi di mestiere fa il driver. In tanti anni, forse solo Jody e Gilles erano riusciti a creare una amicizia vera, più forte della competizione. Ma è una buona cosa che Kimi e Seb parlino tanto fra loro, sono convinto che anche il finlandese andrà molto forte, vedrai…’
‘Che obiettivo ci poniamo, come Scuderia? Abbiamo l’obbligo di essere realisti, siamo consapevoli del nostro punto di partenza. Di pronostici io non ne faccio, anche perchè di solito non ci azzecco, quindi mi fa piacere votare Mercedes. Noi dobbiamo riconquistare in fretta la competitività, quanto in fretta lo verificheremo sul campo, pardon, in pista…’
‘Tu sai tutto quello che è capitato nel 2014 ed è inutile tornarci sopra. Io penso che in epoche recenti in due occasioni come Ferrari siamo rimasti indietro. Nel 2009 vennero introdotte norme che riguardavano in particolare l’aerodinamica e qualcuno fu più furbo di noi nella interpretazione, ti ricordi il doppio diffusore della Brawn che poi non era solo sulla Brawn? Ma già nel 2010 avevamo reagito molto bene, tanto che ci giocammo il titolo fino alla fine con Alonso. Ah, sulla salute di Fernando non so nulla, mi pare siano pochissimi a conoscere la verità, per il bene che gli voglio gli auguro di rientrare più forte e determinato di prima, con noi non ce l’ha fatta a coronare il sogno ma ci ha dato tanto…’
‘Dicevo delle regole che cambiano. Nel 2014 sono arrivate le power unit ed evidentemente noi, ma non solo noi se pensi alla Renault, siamo stati meno bravi della Mercedes a sfruttare le nuove motorizzazioni. Quindi, come accadde nel 2010, io spero che in questo 2015 si colga lo stesso spirito di reazione da parte della Ferrari, perchè no?’
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