Tranquilli, ho ordinato un bidone di Maalox per il delirante Roli dopo la vittoria di Marc Marquez su Ducati nella Sprint in Thailandia.

Ma di questo riparleremo.

Intanto invito tutti a non abbandonarsi alla depressione per la SF25 vista in Bahrain.

Non sono rose e fiori, chi lo nega è un citrullo ma 24 ore di test non valgono 24 Gran Premi.

E a proposito di 24 Pre.

La tripletta Rossa in Qatar rimanda a memorie epocali della Ferrari a ruote coperte.

Peraltro, il Vecchio fece meglio: nel 1972 in Austria, mondiale Marche come si diceva al tempo, quattro Ferrari ai primi quattro posti.

E uno degli equipaggi del Cavallino aveva al volante Helmut Marko.

Lui, quello della Red Bull.

Questa forse non lo sapeva nemmeno il lirico Emi Emi, che in questo ameno Clog e’ l’opinionista Wec.

Per lui, niente Maalox.

Buona lettura.

EMI EMI SCRIPSIT

Ho visto Daytona (in Qatar)

Come dicevi Caro Nume?
Ah già.
“La Ferrari è un’emozione che si può solo vivere”
E allora forse, io l’ho davvero vissuta quell’emozione. Forte e autentica. Perché tre Ferrari sullo stesso podio non le ho mai viste, e la mente rimanda a nomi lontani. A Daytona ‘67 e una mitica parata in casa della Ford e di quell’America ( non certo come oggi…) capace di rappresentare nell’immaginario collettivo della gente il futuro da poter vivere nel presente del genere umano.
Tre Ferrari ai primi tre posti. A decidere il bello e il cattivo tempo, proprio come in Florida quasi 60 anni fa.
E io tutto questo, anche se ho più di 50 anni, in vita mia con i miei occhi non l’avevo mai visto e tantomeno vissuto. L’ho solo sentito raccontare da gente che quell’epoca aveva attraversato, donandoci scampoli di resurrezione derivante dai gesti di quegli uomini che avevano sposato in toto la causa del Cavallino.
Allora, fa un certo effetto pensare che i miei scritti, le mie parole tra libri, articoli e racconti, abbiano fermato per un attimo tutto questo sul traguardo del Qatar. Che Ale Pier Guidi, Amon e di chiunque abbia scritto a Le Mans e dintorni, siano parte di questa trepidazione collettiva, nel vedere un podio completamente Rosso nel Wec.
Ecco, adesso potrei dirti/vi con comprovata presunzione che pure “io c’ero”, come tutti gli altri che mi hanno preceduto. Di loro, di quegli uomini del triplete in Qatar ho appena scritto. Dentro una corsa capace per la Ferrari di racchiude tutte le altre.
Così, nello stesso giorno in cui si sono chiusi i test di F1, ti accorgi come in meno di 100 chilometri in linea d’aria, tra Bahrein e Qatar, la storia possa cambiare radicalmente e non parli esattamente la stessa entusiastica lingua.
Se la Ferrari in vita sua è risorta non una volta sola, credo l’abbia fatto di nuovo ieri.
Ho visto Daytona in Qatar.
L’emozione più vera, che ancora non avevo provato.