Paura, eh?
Ovviamente l’uscita del Daily Mail su una presunta trattativa tra John Elkann e Lewis Hamilton ha scatenato un pandemonio.
Ci sta.
Io premetto la solita cosa, già sottolineata in passato e purtroppo fraintesa da chi ignora la realtà.
Guardate che in F1 tutti parlano con tutti. Esempi, quanti ne volete. Ciò non significa che gli abboccamenti sfocino necessariamente in un accordo. Nel 1998, Schumi, un po’ deluso dalla Ferrari, ascoltò una proposta di Ron Dennis. E poi, per mia fortuna, decise di restare a Maranello.
Tradotto: Hamilton ha un contratto in scadenza. Può legittimamente valutare ogni tipo di ipotesi. Dal ritiro alla permanenza in Mercedes al trasferimento altrove.
Insisto: non c’è nulla di anomalo. Men che meno di scandaloso.
Poi, nel merito.
John Elkann stima tantissimo Lewis. Non è una novità. È stato scritto spesso, anche da me. E francamente mi stupirei del contrario: qui stiamo riferendoci a un fuoriclasse assoluto.
Su questo, desidero essere drastico.
Se qualcuno ritiene Hamilton in fase calante, ci sta. È una opinione rispettabile e Lewis ha i suoi anni.
È invece assurdo discuterne la grandezza. Ha contribuito a fare la storia della Formula Uno. Negarlo è patetico.
Vado avanti.
Se chiedete a me, mi tengo Leclerc, nel caso si ragioni di un possibile scambio. Mi tengo Leclerc per il vantaggio generazionale e per quello che ha già mostrato di valere.
Spero sempre che Carletto e la Ferrari trovino una intesa a lungo termine.
Finora, nulla è stato annunciato ma il tempo c’è ancora.
Non c’è la macchina da titolo e lo sappiamo. Nel presente non ci sarebbe nemmeno per Hamilton. Credo che Lewis ne sia perfettamente consapevole.
Infine, la domanda delle cento pistole, cui non mi sottraggo.
Se Leclerc decidesse di immaginare un avvenire lontano da Ferrari, prenderei Lewis Hamilton, se fosse disponibile?
La risposta è: assolutamente sì.
Ps. Poiché so scrivere in italiano, mi auguro non mi si attribuiscano cose che non mi appartengono.