Domenica notte ero sommerso di lavoro e il mio cellulare era inondato di messaggi.
Tutte persone a me care.
Quasi tutte…vedove di Sainz.
Ora, quando venne annunciata l’assunzione di Hamilton io ho condiviso pubblicamente l’operazione.
E non ho cambiato parere.
Niente contro Carlitos, valoroso pilota per giunta professionalmente ineccepibile (non ha mai alzato il piede in una stagione da esodato).
E allora?
Beh, banalmente Hamilton è Hamilton. Tralascio l’aspetto commerciale dell’operazione, che pure c’è ma non c’entra con le risposte della pista.
Io penso, l’ho sostenuto da subito, che scommettendo su Lewis la Ferrari abbia mandato un segnale a tutta la F1. Cioè: siamo sul pezzo, ci mettiamo in casa un sette volte iridato perché con lui e con Leclerc per noi perdere non sarà più una opzione.
Si può essere d’accordo o meno ma escludo si possa negare la logica del ragionamento.
Poi, naturalmente, sarà il poster del campione del mondo 2025 e 2026 a emettere la inappellabile sentenza.
Aggiungo, da profano su due ruote, che insieme agli anti Hamilton esistono pure gli anti Marquez in Ducati ufficiale.
Prima di abbandonarvi allo sproloquio del delirante Roli, solo un inciso.
Recentemente ho avuto il piacere di chiacchierare con Lucchinelli e Agostini.
Lucky e Ago.
Ebbene, entrambi mi hanno detto la stessa cosa: scusa, ma per quale accidente di motivo Ducati doveva lasciare un pilota formidabile come Marquez alla Ktm o alla Aprilia ect?
E si vede che Lucchinelli e Agostini ne capiscono meno di Roli, va mo la’.
ROLI SCRIPSIT

Quando le cose vanno sempre per il verso giusto, mezzi dominanti, compagni di squadra palesemente inferiori si rischia di cadere nella trappola del “Fenomeno”, del migliore di sempre e bla bla bla.

Quando invece le cose si mettono male, vuoi per infortunio, vuoi per non competitività del mezzo ecco che si palesa irrimediabilmente il carrello dei “bolliti”.

Ci sono a questo punto due scuole di pensiero diametralmente opposte e l’inevitabile terza via:

1) L’approccio Marquez/Verstappen ovvero se non ho il mezzo che mi permette di guidare con il brazzo de fori ti raggiungo ( perchè comunque so guidare e se ti ho come riferimento ti prendo) , ti pianto la Macchina / Moto a metà fiancata e ti porto fuori pista così impari gne gne gne.

Non è bello ma se ti lasciano fare a volte è efficace.

Non è un caso che ieri (domenica 27 Ottobre) sia Verstappen che Marquez siano incappati in una giornata storta e che si siano presi adeguate penalità per guida irresponsabile.

Non giustifico né colpevolizzo nessuno ma bisogna saper perdere, buttare fuori un avversario quando sai benissimo che è più veloce o che sta tentando in ogni modo di restare in pista, non ci puoi fare nulla, non è accettabile né quando si lotta per vincere né quando si battaglia per il 15° posto.

2) Io penso che il rispetto per l’avversario sia la prima cosa, sia esso il tuo compagno di squadra oppure il tuo unico contendente il titolo mondiale, in questo il portabandiera è Pecco Bagnaia che seppur dotato di talento cristallino non cade mai nel “lato oscuro” della forza, aiuta il compagno di squadra quando è in difficoltà con la messa a punto incurante che lo possa addirittura superare in gara ed abbraccia sinceramente Martin dopo la bandiera a scacchi.
Che vinca anche questo tribolato Mondiale 2024 o che lo vinca Martin non ci sarà, in nessun modo, alcuna polemica.

La terza via è trasversale ed è quella imboccata da Lewis Hamilton che lascia a 40 anni la corazzata teutonica in parziale disarmo per approdare al Mito assoluto, quello che ha rappresentato e sempre sarà l’apice del motorsport e lo fa senza alcuna garanzia nè sul valore del mezzo né sulla fedeltà del compagno di squadra.

Ricorda molto da vicino (fatte le debite proporzioni) quello che fece Valentino Rossi mollando l’HRC da Campione del Mondo per approdare ad Iwata che fino all’anno prima costruiva catorci marchiati MotoGP.

Finalmente ho capito che lo fa perché andava fatto “Now or Never” (40 anni sono tanti anche sulle macchine di oggi) e vedremo se sarà un Capopopolo o un Alfiere, a me francamente poco mi cambia, l’importante è che vinca sempre la Ferrari.

” Time is on my side ”
Rolling Stones