Beh, era ora!
Poiché l’attesa sta ormai per finire, ho pensato di lasciare la parola a un povero vecchio come me.
Il prode Ricccris, la mummia egizia (cit. Quattropalle), nonché l’antico censore convertitosi in propagandista di regime (questa è di Rhodes), insomma, uno di noi.
Siamo tutti qui a toccare ferro, acciaio e qualcos’altro: mica moriremo senza vedere un ferrarista campione del mondo!
Scherzi a parte, grazie al caro amico per la accorata narrazione di uno stato d’animo che immagino collettivo, o quasi.
RICCCRIS SCRIPSIT
Recenti studi scientifici hanno rivelato che i tifosi Ferrari vivono più a lungo della media; no, non per questioni genetiche, ma perché…si rifiutano di morire, in attesa di un titolo mondiale !
L’ansia li tiene in vita, l’attesa li alimenta, la speranza dà loro forza…e il timore li atterrisce.
Ansia, attesa, speranza, timore…come convivono questi quattro cavalieri dell’Apocalisse nel cuore del tifoso ?
L’ansia…lo stato patologico di chi aspetta…aspetta…aspetta qualcosa che deve arrivare, ma che non arriva…e l’ansia cresce, si ingigantisce…ogni inverno sugli scudi, ogni estate nella delusione…e nella testa sempre la stessa domanda: quando svanirà quest’ansia ? Quando, maledizione ? Deve essere ora, deve essere adesso, che poi l’anno prossimo cambia tutto e sappiamo che i cambiamenti non sono mai stati nostri alleati…che ansia !
Deve essere qui e adesso !
L’attesa…mesi di voci, di sussurri…”si diceva che stessimo vincendo 20 a 0 e che avesse segnato anche Zoff, di testa…”
Novelli Fantozzi la cui fede incrollabile tutto riesce a rendere credibile, viviamo un’attesa resa ancor più pesante dal sapere che anche un pluricampione del mondo è a bordo; lui per vincere quel titolo che lo consegnerebbe alla Storia, noi per levarci finalmente la scimmia dalla spalla. E il ragazzino ? Già a lui come lo spieghi, dopo che si è fatto 7 anni di attesa anche lui ? Auguri all’ilare curato di campagna…
La speranza…16 anni con l’amaro in bocca…ma la speranza è come Connor McLeod, e torna…infinite invernali discussioni a parlare di ali, di sospensioni, di test andati maluccio/benino/boh ?, il tutto alimentato stavolta da qualcosa di vero, di solido…l’aver conteso il titolo, un titolo, fino all’ultima gara – non proprio, ma quasi… – ha fatto crescere nel cuore quella speranza che altre volte doveva nutrirsi di flebili segnali, ma che stavolta ne ha avuti di concreti, molto più concreti…e allora ci credi, devi crederci !
Il timore…il timore dell’eterno ritorno del gattopardesco sempre uguale nonostante i cambiamenti, di quella delusione cocente, di quella sconfitta per alcuni annunciata, di quel “anche quest’anno si vince l’anno prossimo” che è la frase più odiosa ed odiata della tua vita di ferrarista !
Il timore di non aver scelto nemmeno stavolta la strada giusta, di vedere svanire i i tuoi sogni insieme a quelli del giovine virgulto e del pensionando plurititolato…tu con chi stai ? mi chiedono in continuazione gli amici…
ed io, novello Rigoletto, mi trincero dietro un diplomatico “questo o quello per me pari sono”, con licenza (non è vero, ma è più prudente così…).
Io sto con la Ferrari, e vinca chi può ma che sia a bordo di una macchina rossa !
Forza ragazzi. Metteteci l’anima, metteteci il cuore, la grinta, la tigna.
Quella del tifoso di cui allo studio citato in apertura…
Forza Ferrari.
SURSUM CORDA !
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