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È una Ferrari in modalità BinottoLeo Turrini - 20 luglio 2024

E’una Ferrari in modalità Binotto.
Non c’è nulla di sbagliato nel prenderne atto.
Dopo Montecarlo abbiamo assistito a un declino nelle prestazioni.
Gli sviluppi non stanno dando gli esiti attesi.
Sainz e Leclerc, al netto delle differenze di guida tra i due, con l’esodato di Spagna che sta andando meglio di Carletto, hanno malinconicamente ammesso che più del quarto posto in qualifica a Budapest non si poteva ottenere.
A quattro decimi dalle due McLaren e dalla Red Bull di Verstappen. Con il Bibitaro messicano a muro as usual e Russell senza benzina con la Mercedes.
Va bene così?
No che non va bene.
Significa che l’autore di queste righe invoca la testa di Vasseur?
Ma per carità. Con l’appoggio degli azionisti, il manager francese ha tutto il diritto di plasmare la squadra come meglio ritiene.
Per ora come risultati siamo alla modalità Binotto (anzi, guardando al 2022 siamo sotto, alla pausa estiva quella Rossa ci arrivò con 4 vittorie).
Questi sono i fatti e stop.
Io faccio miseramente il cronista. Commento quello che vedo.
Poi magari oggi si vince alla Russell in Austria, leggi botta di culo, e qui si festeggerà.
Il resto ci dice che dopo 12 anni c’è una prima fila tutta McLaren. Occhio a Piastri, a me piace sempre di più.
Però non mi stupirei se a spuntarla fosse Verstappen.
Buona domenica (speriamo, ma ci credo poco).