E se a Las Vegas uscisse il Rosso Ferrari?
Ovviamente me lo auguro con tutto il cuore. Magari non ci credo tantissimo: a occhio temo che sulla Strip la McLaren abbia qualcosa in più.
E il freddo delle notti del Nevada mi preoccupa.
Spero di sbagliare. Di sicuro è molto positivo che a tre tappe dall’epilogo la Scuderia sia in lotta per qualcosa.
A inizio stagione avevo dichiarato che mi sarei accontentato di cinque vittorie. Sono già arrivate.
Sarebbe deleterio accontentarsi. E dalle parole del curato di campagna al sito ufficiale parrebbe di capire che pure il Sempre Ilare ci crede.
Ergo , riporta il Verbo di Fred Vasseur pari pari:
“Inizia il rush finale di una
stagione intensissima con l’ultima tripletta: tre gare in notturna e in ambiente desertico. Il prossimo Gran Premio ci vedrà in scena a Las Vegas, dove ci attende un circuito cittadino estremamente veloce con poche curve, molte delle quali a novanta gradi. Le insidie tuttavia non mancheranno, a cominciare dalle temperature, che si attendono molto basse la notte: riuscire a mettere le gomme nella giusta finestra di esercizio, sia per la qualifica che per la gara, sarà dunque particolarmente cruciale. Ci aspettiamo un grande spettacolo da questa seconda edizione del Gran Premio per bissare e migliorare quello dell’edizione inaugurale e portare ancora più attenzione sulla Formula 1. Dal canto nostro daremo il massimo per essere tra i protagonisti: l’anno scorso abbiamo lottato per la vittoria e quest’anno sappiamo di avere il potenziale per fare di nuovo bene, a patto di curare al massimo ogni dettaglio. Ci siamo preparati al meglio: Charles, Carlos e tutte le persone del team hanno potuto tirare il fiato e sono pronti a ripartire più determinati che mai. Siamo fiduciosi nelle nostre potenzialità e sappiamo cosa dobbiamo fare per tenere aperta la battaglia nella classifica Costruttori”.
Ite, missa est.