Il rapinatore di croissant, Parigi trema

  A tutte le auto e anche a tutte le pasticcerie, massima allerta: setacciate la città, chiudete a chiave le bacheche, dividetevi in pattuglie, tre di qua, quattro di là, mettete al sicuro i dolciumi, fermate ogni sospetto, nascondete anche le caramelle, non si sa mai. Ripetiamo, massima allerta: è tornato il rapinatore di croissant. […]

 

A tutte le auto e anche a tutte le pasticcerie, massima allerta: setacciate la città, chiudete a chiave le bacheche, dividetevi in pattuglie, tre di qua, quattro di là, mettete al sicuro i dolciumi, fermate ogni sospetto, nascondete anche le caramelle, non si sa mai. Ripetiamo, massima allerta: è tornato il rapinatore di croissant.

Parigi è in subbuglio, l’opinione pubblica è scossa, i cittadini reclamano sicurezza. Il fatto è che si tratta di uno specialista: il criminale colpisce solo boulangeries. Ne ha già razziate cinque nell’ultimo mese. La tecnica è sempre la stessa: entra, ordina un vassoio di croissant, poi estrae la pistola – si sospetta sia falsa, forse di cioccolata – e si dà alla fuga con il bottino tenendo sotto mira il commesso. E’ imprendibile.

A tutte le auto e le boulangeries, fate attenzione: il soggetto può diventare violento, specie se ha fame. E’ sicuramente pericoloso, quantomeno per la glicemia. E ricordate che è armato, anche se su questo punto gli inquirenti nutrono perplessità.

Sorvegliate viali e viottoli, rafforzate i posti di blocco agli incroci, vi forniamo un identikit. Segni particolari: brufoli. Corporatura massiccia, tendente al sovrappeso. Il rapinatore di croissant è il nemico pubblico N. 1 delle diete.

L’ultima volta che ha colpito è stato una settimana fa in Rue du Sucre, periferia est. Ma qualcosa deve aver sconvolto i suoi piani: ha portato via solo un paio di pain au chocolat. I croissant erano finiti. Usate prudenza: da qualche giorno l’uomo ha fatto perdere le proprie tracce. Nemmeno una briciola di indizio. Le circostanze dell’ultimo colpo, mezzo fallito, possono spingerlo a gesti inconsulti.

A tutti i poliziotti grassi e magri, ai pasticceri golosi o pentiti: spargete la voce, se avete notizie utili infornatele, cioè telefonatele alla centrale. Avvertite il Quai des Orfevres 36, la polizia giudiziaria, rileggetevi i mille romanzi di Simenon, forse tra le righe troverete un’ispirazione. Rintracciate anche il commissario Maigret. O qualcuno che gli assomigli. Uno bravo.

Ultima segnalazione dalla centrale. Il soggetto, ricercato dall’Interpol, deve aver varcato i confini della Francia. Messe sotto vigilanza speciale le bakeries di Londra e le pastelarias di Lisbona. Ancora introvabile l’arma del delitto. Gli investigatori avanzano un’ipotesi: se l’è mangiata. Sì, era di cioccolata.