C’era una volta Gigièin. Non è il suo vero nome, ma d’altra parte nemmeno lui è più lo stesso di una volta. Un tempo aveva gli occhi assenti e la bocca all’ingiù, smorfia di rassegnazione. Ora il suo sguardo punta verso terre lontane e il sorriso valica i confini delle orecchie. Per chi riesce ancora a vederlo in giro. Mica facile. Sì, è molto cambiato. Tanto per dirne un’altra, portava sempre calzini corti da bancarella, oggi inguanta le estremità in pedalini di marca. E un giorno o l’altro quella bancarella se la comprerà, per regalarla.

 

Gigièin adesso può permetterselo. Questa è la storia vera e gioiosa di un uomo improvvisamente diventato ricco ai Tempi delle Difficoltà. Ora come ora, dei rigori della crisi se ne infischia. Patrimoniale? Accomodatevi, ce n’è abbastanza. Lo spread va in altalena? Lui preferisce lo scivolo. È un gioco più divertente: porta dritto al Benessere. Sta anche pensando di finanziare la Grecia al posto della Merkel. Nel caso, è convinto di potersi dare da fare anche per l’Azienda Italia. Ma è chiaro che esagera. E a lui, di solito, non piace eccedere.

 

Cosa è successo a Gigièin, ex artigiano? L’avrete già capito, ha vinto a un “Gratta e vinci”, quale, per ora non lo diciamo. Ma, a voler esser più circostanziati, aggiungiamo anche che Gigièin è bolognese doc, quartiere Fossolo. E’ stato un barista della zona a rivelare la favola bella. Un giorno, non molto lontano nel tempo, l’uomo che non sarebbe stato più lo stesso si è presentato al bar agitato che non stava più nella pelle, non riuscendo a nascondere di avere acquistato il seguente tagliando vincente: “CINQUECENTOMILA EURO subito,  DIECIMILA AL MESE per i prossimi TRENT’ANNI, altri DUECENTOMILA al termine dei medesimi!”. Al momento dell’annuncio portava ancora la solita anonima tuta da ginnastica sui suoi 54 anni, i calzini corti da bancarella ed era arrivato lì sull’unico mezzo a disposizione, una mountain bike. Qualche settimana dopo, probabilmente riflettendo sui 200mila che l’avrebbero aspettato fedeli fino ai suoi 84 anni, si è ripresentato firmato Lacoste dalla testa ai piedi, scendendo da una Porsche. Ma un modello “piccolo” _ dice il barista _ perché Gigièin non ama esagerare. E con gli altri primi soldi che ha fatto? Si è comportato con misura. Ha comprato un appartamento per la figlia a Londra, perché se lo meritava. “Ma non tanto grande”. Poi si è tolto lo sfizio di acquistare il monolocale in cui era in affitto. Non una villa, perché sapete già che non gli piace strafare. “Basta un punto d’appoggio”.

 

Di più, in effetti, al momento non gli serve. Perché Gigièin, il moderato, che di rado in vita sua aveva superato i confini del Fossolo, da un pezzo non lo si vede più in giro. Impossibile intervistarlo e raccontare in diretta la storia dell’uomo che non è più lo stesso.  Ora dev’essere in California, dice il barista. No, è a Capo Verde, corregge un avventore. No, no, veniva dalla California per andare a Capo Verde, ricostruisce sempre il barista.

 

Gigièin, l’imprendibile, certe volte esagera. Non sta mai fermo. Ma bisogna capirlo, è figlio di questo  Paese scoraggiato dove  non ti resta che grattare, sperando di non trovare il fondo. A proposito, a questo punto probabilmente vi  piacerebbe anche sapere come si chiama il “Gratta e vinci” che gli ha cambiato la vita. Riflettete bene. Nell’Italia Senza Possibilità, da cui molti sognano di fuggire, la risposta non può essere che una sola: “Turisti per sempre”! Avete indovinato. Era facile.