Donne, è arrivato l’Aiutino! Problemi nel far benzina al self service? Niente paura: ora anche a Bologna c’è l’Aiutino. Il tappo del serbatoio non si apre? «Svitiamo ogni tappo», è la replica. La macchinetta sputa la banconota? «La convinciamo noi, donne!», è la promessa.
L’Aiutino, 35 anni, pachistano, si è inventato un “mestiere” (virgolette obbligatorie). “Lavora” (idem come sopra) in periferia, presso un benzinaio, a totale insaputa dello stesso. Sarebbe a dire: quando il titolare, alle 7 di sera, se ne va e attacca il distributore automatico, lui entra in servizio. Aspetta un automobilista e fa la sua domanda preferita: «Serve un aiutino?».
Agevola soprattutto le donne, ma non disdegna ragazzotti imbranati o manager schizzinosi che non vogliono sporcarsi le mani. A tutti chiede, per i suoi self-servigi, 1 euro. Per questa cifra infila la banconota del cliente nell’apposita fessura, svita tappo, versa benzina, richiude, riporge chiavi. Dice che si è fatto un’esperienza a Milano e ora vuole lanciare l’attività in altre città. Stacca verso mezzanotte. Quindi, calcolando una media di tre rifornimenti “aiutati” all’ora, guadagna almeno 15 euro a sera che, moltiplicato 30, fa 450 euro al mese. Ovvero — come spiega lui — l’affitto della camera in cui dorme più qualche spesa voluttuaria. E ha il resto della giornata libera per fare altri lavoretti che non vuol dire.
C’è solo un problema: un eventuale, improvviso controllo della polizia. In tal caso, lo slogan viene di fatto modificato: donne, è scappato l’Aiutino!
(Tratto da: “I bolognesi sono fatti così” di Gianluigi Schiavon, Pendragon Editore)
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