La trasferta di Udine era da brividi. Non solo per la temperatura rigida ma anche per il numero impressionante di assenze. Le scelte di Allegri sono state obbligate con la coppia El Shaarawy – Robinho assistita da Seedorf nel ruolo di trequartista. A centrocampo capitan Ambrosini tra Nocerino e Emanuelson. L’arma in più poteva essere rappresentata dalla volontà di far bene da parte delle seconde linee, comunque dotate di buone qualità tecniche. Il Milan ha provato a fare la partita pressando a tutto campo mettendo però in mostra poche idee. Poco prima del ventesimo viene fischiato un fallo molto discutibile a Nocerino a centrocampo. Bergonzi ferma la ripartenza rossonera e l’azione che ne scaturisce porta al gol di Di Natale, su sfortunata deviazione di Thiago Silva, con qualche responsabilità di Mexes. L’Udinese gioca a memoria, tutti corrono, si cercano con scambi continui e non hanno paura di giocare la palla. Il Milan si affida a passaggi lunghi e manca di giocatori che creino gioco, scandiscano i ritmi e dettino i passaggi. Prova a farlo Ambrosini, il che è tutto dire. Il primo tempo si chiude con zero tiri in porta da parte del Milan e uno dell’Udinese che però ha creato molte più azioni potenzialmente pericolose. Nella ripresa i giocatori ci mettono una maggiore volontà e l’Udinese cala il ritmo coprendo però tutte le zone del campo. Allegri prova la carta Maxi Lopez e le tre punte. Da due verticalizzazioni arrivano, inaspettati, ben due gol. Il primo da una partenza di El Shaarawy a sinistra, tiro respinto malamente da Handanovic e replicato in rete da Maxi Lopez; il secondo da una fuga di quest’ultimo sulla destra che coglie il piccolo faraone in centro area smarcatosi con un movimento da grande attaccante. La vittoria è pesantissima. L’Udinese cade in casa per la prima volta e i rossoneri balzano al comando della classifica anche se la Juventus ha due partite da recuperare. Certamente da morale e convinzione nei propri mezzi anche ai giocatori che vengono impiegati meno. Arrivare allo scontro diretto tra 15 giorni con la possibilità di effettuare il sorpasso. In quella partita dovremmo aver recuperato alcuni titolari. Intanto mercoledì torna la Champions. Arriva l’Arsenal ma suonerà anche la musichetta che ci piace tanto.