Una vittoria sofferta ma meritata quella di Udine. Due gli episodi fortunati della serata. Il primo, se di fortuna si può parlare, il gol allo scadere. Il secondo, primo in ordine temporale, l’uscita dal campo di Higuain. Non scandalizzatevi. Non è un cambio di rotta ma una bocciatura per il Pipita. E non solo per questa sera. L’impressione è che l’argentino abbia chiesto la sostituzione preventivamente visto l’incontro con la Juve tra sette giorni. Il suo contributo però è stato nullo nelle ultime partite. Non ha tenuto un pallone e, non solo, ne ha persi tanti! Molto meglio Castillejo che ha messo cuore e talento.
La formazione messa in campo da Gattuso era a dir poco rimaneggiata. Fuori tutti i palleggiatori: Biglia, Calhanoglu e Bonaventura. Gattuso mette Kessie e Bakayoko davanti alla difesa. Bene il francese che gioca spesso la palla a un tocco e ne recupera un’infinità. L’Udinese crea diverse occasioni nei primi 45 minuti con tiri spesso fuori di poco ma anche io Milan conclude in modo pericoloso in tre occasioni. L’Udinese è la formazione che ha subito meno gol in serie A nei primi 30 minuti e dà tutto nel primo tempo.
La partita è spigoloso con tante interruzioni e gestita non in modo impeccabile da Di Bello. Nella ripresa il Milan alza il baricentro e l’Udinese difende con 8 uomini puntando alle ripartenze. Gattuso sposta Suso in centro. Le occasioni fioccano e vengono sprecate a volte per imprecisione o per tiri fiacchi, altre per grandi parate di Musso. Se Suso e Castillejo avessero concluso come da loro doti la partita sarebbe 2 – 0 dopo 30 minuti. Bene Cutrone che si muove, crea spazi e gioca per la squadra con grande generosità. Nell’azione del gol, in pieno recupero, è lui ad andare a sinistra e mettere la palla indietro per Suso. Doppio scambio con Romagnoli, simile a una partita di calcetto più che a Serie A, e per la seconda partita di seguito il capitano regala i tre punti.
Se tre giorni fa il Milan l’aveva un po’ buttata soffrendo e conquistando una vittoria che, seppur meritata, sarebbe dovuta arrivare prima, questa sera non si può proprio criticare nessuno. Ah no, uno c’è: Donnarumma. Qualcuno mi riesce a spiegare perché, sul risultato di pareggio in una partita da vincere, Gigio ci mette un’infinità per riprendere il gioco? Lasciamo perdere le doti con i piedi. Quello che trovo intollerante è l’atteggiamento. Meglio Reina in questo momento e che Donnarumma impari da lui.