Quella di Torino non sarebbe dovuta essere una trasferta in grado di destare grandi preoccupazioni. In effetti i granata avevano creato poche palle gol ma su uno svarione di Nocerino e il cattivo posizionamento dei centrali il Toro era passato in vantaggio facendo accendere la lampadina dell’emergenza anche perché il Milan sino a quel momento non era stato in grado di creare situazioni pericolose. Le assenze di Boateng, con la sua fisicità, e Montolivo, unico in grado di creare gioco con continuità, iniziavano a farsi sentire. Il Milan continuava a tener palla palleggiando con facilità ma senza pungere. Lentezza, poche verticalizzazioni e poco movimento con molti a svolgere il compitino erano stati i difetti peggiori. Poi Robinho segnava un bel gol in stile calcetto, dopo una grande finta di corpo che spiazzava De Cesare e tutto è cambiato. A quel punto il Milan giocava con maggiore convinzione e Gillet decideva di darci una bella mano, sbagliando sia sul gol di Nocerino che quello di El Shaarawy. Quattro reti alla difesa del Torino sono un ottimo risultato così come la reazione dopo lo svantaggio. Il gioco non è certo brillante però i risultati iniziano ad avere continuità e per ora bastano quelli. De Jong infortunato per il resto della stagione farà rimescolare le carte nuovamente ad Allegri, forse è meglio puntare su un centrocampista piuttosto che costosi attaccanti. Sono un fan di Supermario Balotelli ma anche Paloschi, giovane milanista oggi al quinto gol in cinque partite, non è niente male…