Sampdoria – Milan 0-2: C come speranza

Cutrone e Conti hanno segnato la partita. Due giovani, due che hanno qualità e destinati a fare la differenza. C’è speranza per il futuro! L’impegno do Genova era tutt’altro che agevole e i risultati spesso possono fare svoltare la stagione. È arrivata una vittoria, ottenuta ai tempi supplementari, che ha messo in mostra come probabilmente, […]

Cutrone e Conti hanno segnato la partita. Due giovani, due che hanno qualità e destinati a fare la differenza. C’è speranza per il futuro!

L’impegno do Genova era tutt’altro che agevole e i risultati spesso possono fare svoltare la stagione. È arrivata una vittoria, ottenuta ai tempi supplementari, che ha messo in mostra come probabilmente, con i titolari a disposizione, la stagione sarebbe diversa.

Gattuso schiera il 4-3-3 con la novità Paquetà esterno nei tre di centrocampo. Il brasiliano ha confermato le doti tecniche e anche che la sua naturale vocazione sia offensiva. Il Milan parte bene ma dopo un quarto d’ora cresce la Sampdoria che mostra come si gioca al calcio. Giocatori che si trovano a memoria e palla che gira con un solo tocco. Poche occasioni nitide con Reina sempre attento. Lo spagnolo risulterà determinante con interventi importanti nella ripresa e nel primo supplementare. Lui non è una sorpresa.

Non lo è neppure Higuain. La differenza della prestazione del Pipita, rispetto alle ultime apparizioni, è che invece di essere nervoso ringrazia i compagni quando lo cercano sbagliando. Chissà che la serenità arrivi dalle voci inglesi che lo vedono al Chelsea. Lo imbecca magnificamente l’affaticato Kessie e lo spagnolo si allarga, forse troppo, sfiorando il gol. Colpa dei compagni che gli fanno arrivare pochi palloni o sua che non si fa trovare? Difficile dirlo, diciamo sia un concorso di colpa. Gonzalo spesso gira a largo, Cutrone, entrato nei supplementari, invece punta dritto verso la porta deviando dapprima il cross di Conti e poi colpendo al volo il traversone di Calhanoglu. Due gol di Patrick e turno passato.

Il Milan non ha espresso gioco però l’ingresso di Conti, non si capisce bene come mai solo nel finale, fa intuire che con la rosa completa a disposizione probabilmente la classifica sarebbe diversa. Conti con un pallone in mezzo ha evidenziato la differenza rispetto ad Abate. Spero che uno tra lui e Calabria imparino a giocare a sinistra perché sarebbe un peccato non poterli schierare entrambi.

In mezzo al campo Bakayoko difficilmente perde palla ma non ha nelle sue corde la visione e la fiducia (forse la qualità dei piedi?) che dovrebbe avere chi imposta l’azione. Oggi Kessie era in affanno mentre Calhanoglu renda maggiormente quando gioca a centrocampo, toccando più palloni. Castillejo è l’emblema dei problemi strutturali del Milan. Lo spagnolo spesso si va a infognare in imbuti piuttosto che giocare con i compagni. Questo aspetto, la mancanza di coralità, è forse il problema maggiore. Se manca coralità la pressione è scomposta e poco efficace. La parte offensiva disordinata e casuale. Spesso i rossoneri sono lontani l’uno dall’altro e la palla fa sempre lo stesso giro. Palla che da Rodriguez (ma in avanti non la dà proprio mai?!) passa a Romagnoli, quindi a Zapata o Musacchio, a larga dall’altra parte per Abate. E viceversa. Il Milan esce in modo diverso, nei 90 minuti, una sola volta. Quando Paquetà torna in campo dopo l’intervento dei sanitari, riceve palla da Abate e la passa centralmente per Bakayoko tagliando fuori degli avversari. Niente di clamoroso ma almeno una variazione al solito tema. Gattuso un po’ di fantasia, forza!