Roma – Milan 1-1: i giallorossi meritano ma la partita viene decisa da Maresca

Per morale la partita di Roma sarebbe dovuta essere quasi scontata. La Roma ferita gravemente, dopo le 7 reti prese a Firenze, e il Milan euforico dopo la vittoria con il Napoli, avevano fatto presagire una serata positiva. La Roma ha dimostrato una grande reazione caratteriale e tecnica mentre il Milan i consueti limiti nella […]

Per morale la partita di Roma sarebbe dovuta essere quasi scontata. La Roma ferita gravemente, dopo le 7 reti prese a Firenze, e il Milan euforico dopo la vittoria con il Napoli, avevano fatto presagire una serata positiva. La Roma ha dimostrato una grande reazione caratteriale e tecnica mentre il Milan i consueti limiti nella costruzione e, in alcuni interpreti, di atteggiamento. Morale a parte il dato di maggior conforto era la nostra solidità difensiva, con solo due reti prese nelle ultime sette partite.

La Roma parte aggredendo, come preventivabile, ma il Milan si difende con il consueto ordine. I rossoneri aspettano bassi lasciando l’iniziativa alla Rona e ripartendo con un buon giro palla. La mia sensazione è che il Milan possa segnare, anche se non crea numerose occasioni limpide. Il giro palla è buono, se solo si fosse più precisi negli ultimi 30 metri potremmo imporci facilmente. Questo è il vero punto su cui lavorare. In ogni caso, succede che Paquetà rubi palla sulla sinistra mettendola in centro per Piatek che anticipa Fazio. Milan in vantaggio. La Roma continua a costruire ma Donnarumma respinge ogni pallone sino a quando, trenta secondi dopo l’intervallo, Zaniolo pareggia su respinta di Gigio impegnato da deviazione di Musacchio.

Il gol carica ancora di più i giallorossi che creano diverse occasioni sempre ben parate dal 99 rossonero.

L’arbitro Maresca decide di diventare protagonista. Con silent check non va a rivedere un fallo da rigore di Kolarov su Suso. Poi, intorno al 70, si inventa un fallo di Bakayoko fermando una ripartenza 4 contro 3. Ultimo episodio, talmente evidente da far pensare alla malafede, al minuto 80 quando non ammonisce Pellegrini che ferma, trattenendo, Suso. Sarebbe secondo giallo e ultimo quarto d’ora di gara da giocare in superiorità.

Il Milan, grazie ai cambi, finisce la partita in crescendo avendo la palla della vittoria sui piedi di Laxalt, fermato da Olsen.

Il pareggio con la Roma all’Olimpico, in generale, è sicuramente positivo. Si rimane al quarto posto accorciando sull’Inter sconfitta in casa con il Bologna.

La Roma ha giocato meglio e avrebbe meritato la vittoria ma, nei fatti, gli episodi gridano vendetta.

Visto la prestazione ci si chiede quale sia la differenza del Milan di Roma rispetto a quello visto con il Napoli. Partirei dagli interpreti. Calabria e Rodriguez non hanno fatto rimpiangere Abate e Laxalt, seppur quest’ultimo autore di una bella partita in Coppa Italia. Discorso diverso per Calhanoglu e Suso. Il turco è stato incolore, da compitino, ma ha fatto il suo. Lo spagnolo invece è stato snervante. Ora, è vero che Suso è in grado di risolvere la partita in qualsiasi momento, ma lo era anche Higuain, e l’atteggiamento dello spagnolo stasera mi ha ricorda molto quella del Pipita.