PSV – Milan: caro vecchio Milan…

Passeranno gli anni e forse qualcuno proverà a convincermi che dovrei abituarmi a non pretendere dal Milan un gioco in stile “Milan”. Lo stile Milan era quello della sete di vittoria perenne. Quella che faceva esaltare i tifosi per la vittoria a Madrid nel calcio d’agosto con doppietta di lupetto Mannari. La vittoria nelle amichevoli […]

Passeranno gli anni e forse qualcuno proverà a convincermi che dovrei abituarmi a non pretendere dal Milan un gioco in stile “Milan”. Lo stile Milan era quello della sete di vittoria perenne. Quella che faceva esaltare i tifosi per la vittoria a Madrid nel calcio d’agosto con doppietta di lupetto Mannari. La vittoria nelle amichevoli era sinonimo di mentalità vincente. I preliminari di Champions ad Eindoven potevano presentare aspetti insidiosi con gli olandesi avanti nella preparazione con 3 giornate di campionato già alle spalle. Infatti il PSV ha giocato un primo tempo su ritmi elevati tirando in porta ben 14 volte. La differenza tecnica però ha permesso ai rossoneri di concludere in vantaggio grazie al ritorno al gol del Faraone. Bravo Stephan anche per i tentativi d’intesa con i compagni, Balotelli su tutti. El Shaarawy è tornato meno rispetto a quanto eravamo abituati a vedere, però è stato molto più lucido in avanti. Nel secondo tempo però, quando di fatto sembravamo in pieno controllo del match, abbiamo concesso il pareggio agli olandesi. Abbiati, sino a quel momento eccellente, ha respinto malamente un tiro dai 40 metri. Mexes e Zapata non hanno coperto l’attaccante che ha infilato di testa. Il gol ha dato nuove energie agli avversari che ci hanno provato ma avrebbero potuto capitolare nel finale.

Che dire di questo nuovo Milan? Beh, intanto che non è per nulla nuovo. Mexes e Zapata non sono Baresi e Costacurta e nemmeno Nesta e Silva. Nostalgico? E come non esserlo!!! Emanuelson? Pallino di Allegri per me ancora incomprensibile. Andrò a vederlo in allenamento visto che pare lì sia fenomenale. Montolivo è andato a corrente alterna mentre meglio De Jong e anche Muntari. Almeno hanno tutti e tre i piedi buoni e sanno cosa fare con il pallone. Se mai fossimo ripartiti una volta in velocità forse avrebbero potuto incidere maggiormente. Boateng per ora è l’ombra del giocare che godeva degli assist di Ibrahimovic. Bene Poli e Niang che, subentrati nel finale, hanno creato una buona occasione da gol. Come promesso la qualificazione si deciderà nella partita di ritorno e poi aspettiamo qualche rinforzo valido ma che non si scambi un’operazione di marketing per un rinforzo.

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