Come ad ogni azione corrisponde una reazione, così ad ogni formazione corrisponde un gioco. Il Milan risente della preparazione di Dubai e dei numerosi infortuni però la trasferta di Novara non rappresentava, almeno sulla carta, un’insidia. Di fatto nel corso del primo tempo sono state create numerose occasioni da gol ma, quando la palla non va dentro, può venire  il dubbio che non sia la domenica giusta. Poi nel secondo tempo l’ingresso di El Shaarawy ha dato maggior movimento e spazi più ampi. Robinho si è messo a fare il suggeritore con Ibra e Emanuelson è stato riportato a fare il terzino sinistro, ruolo certamente a lui più congeniale. Ambrosini si è messo sul trono del suggeritore e ha imbeccato Ibra che ha segnato. Da una parte la prestazione del capitano è da elogiare, dall’altra deve far riflettere perché il Milan non può dover contare sull’ultimo passaggio di Ambro. Il raddoppio è arrivato da Robinho, messo in porta dal faraone, e il tre a zero è stata un’invenzione del gigante svedese. 
Si è chiuso il girone d’andata a un punto dalla Juve che gioca a 100 all’ora e dovrà dimostrare di poter tenere questi ritmi sino alla fine del campionato. Si avvicina febbraio con i suoi scontri diretti e la Champions. Dovremo avere la migliore condizione e recuperare gli infortunati. Penso che Tevez, per quanto forte, possa portare più problemi che benefici. Ma deciderà la società che a mio avviso ha fatto bene a richiamare Merkel e tenere El Sharaawy.