Seedorf ha scoperto le proprie carte scegliendo un modulo di gioco che, con la rosa attuale, calza alla perfezione al Milan. Una punta in avanti, che a mio avviso sarebbe stato Pazzini se a disposizione. Invece Balotelli ha fatto da boa con Kakà, Honda e Robinho liberi di muoversi alle sue spalle. La difesa è quella di Allegri con Emanuelson che continua a non entusiasmarmi in fase difensiva ma questa sera non ha fatto peggio di De Sciglio, che ha sbagliato un po’ troppo. Un’altra innovazione di Seedorf, sacrosanta, sono stati i due uomini davanti alla difesa. Montolivo e il meno vellutato De Jong hanno avuto la possibilità di costruire con discreti spazi. Il Milan ha vinto grazie a un rigore contro una squadra, il Verona, messo in campo alla perfezione. L’atteggiamento della squadra è stato buono con pressing alto che ha permesso di recuperare palla nella metà campo avversaria o costringere i gialloblù ai lanci per attaccanti sempre in inferiorità. I lanci, che avevano sempre caratterizzato il Milan di Allegri, sono mancati e finalmente siamo tornati a veder giocare la palla a terra. A tratti mi è sembrato di vedere il gioco del Milan al quale noi tifosi siamo affezionati. Il Milan ha giocato bene nei primi 20 minuti, gli attaccanti dovranno muoversi maggiormente e si dovranno provare a colpire con dei tagli ma anche con tiri nello specchio della porta. Però non si può pretendere tutto dopo così poco tempo. L’ingresso di Silvestre al posto di Bonera, quando si è infortunato, ha confermato probabilmente che Rami non è un fenomeno e che Mexes potrebbe andar via. Bene l’ex nerazzurro così come Zapata. Esordio con vittoria per Clarence che, come ha detto il presidente, è l’uomo giusto in grado anche di far fare a Supermario il salto di qualità. Sono d’accordo con colui che per ora ci ha sempre visto lontano.