Milan – Udinese: togliete la maglia che non siete degni di indossare e andate a lavorare!

Una partita si può vincere o perdere ma la mancanza di impegno non è tollerabile. Degli 11 rossoneri in campo questa sera almeno la metà non sono degni di indossare la maglia del Milan. Avete capito bene: indegni. E meriterebbero di andare a spaccare le strade per capire cosa significa lavorare. Forse, finita la cura, […]

Una partita si può vincere o perdere ma la mancanza di impegno non è tollerabile. Degli 11 rossoneri in campo questa sera almeno la metà non sono degni di indossare la maglia del Milan. Avete capito bene: indegni. E meriterebbero di andare a spaccare le strade per capire cosa significa lavorare. Forse, finita la cura, si impegnerebbero maggiormente. Questa sera quasi tutti sono apparsi poco concentrati e con un livello agonistico che neanche una partita di pensionati. Sbagliati tantissimi passaggi banali ai quali non è seguita nessuna caparbietà per rimediare. La partita si era anche messa bene con il gol dopo pochi minuti di Balotelli con un tapin dopo un clamoroso, per chi non lo conosce, liscio di Robinho davanti alla porta. Chi dice che il Milan di Seedorf è uguale a quello di Allegri capisce poco di Milan. È cambiato molto. Il Milan gioca palla a terra con due tocchi. Con Max ci si limitava ai lanci lunghi. Poi mancano la velocità, i movimenti e le verticalizzazioni. Nel primo tempo il Milan ha avuto il monopolio del possesso palla senza creare occasioni da rete e così l’Udinese ha prima pareggiato con un rigore per fallo di Emanuelson, lento, ingenuo e lasciato solo dai compagni, e quindi ha raddoppiato nella ripresa su ripartenza con Rami e Mexes in giro senza idea di come chiudere (ma dov’erano gli altri difensori?). È parso che al Milan non interessasse la partita e la Coppa Italia. A mio avviso si sono salvati solo Balotelli che però non può far sempre tutto da solo e De Jong, con i propri limiti. Vediamo gli altri: Abbiati non ha colpe sui gol però ha sbagliato anche rilanci facili; De Sciglio è parso lento, come se corresse con uno zaino di 20 chili in spalla; Rami è scadente (7 milioni per il riscatto?! Ma per favore); Zapata si è infortunato e ha giocato senza infamia né lode; Emanuelson nel Milan di qualche anno fa non avrebbe neppure potuto portare le borse; stesso discorso per Birsa. Kakà e Robinho probabilmente non possono giocare con continuità perché non ce la fanno. Kakà non salta mai l’uomo e Robinho sbaglia anche l’insbagliabile. Mancano all’appello Nocerino e Mexes ma qui entra in ballo anche la società. Se vogliamo cederli perché non ci muoviamo? Come si può far scendere in campo due giocatori destinati ad andare via? Alcuni giocatori erano malati mentre non ho capito perché ne mancassero all’appello altri. Continuo a sostenere che ci vorrebbe una punta, Pazzini o Petagna, con Balo a giocare più indietro perché di fantasia negli altri ce n’è veramente poca. Visto che alcuni hanno già accostato Seedorf a Murinho, sono sicuro che il portoghese avrebbe appeso i suoi al muro dopo la partita, chissà de Clarence farà lo stesso…

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