Si è parlato di grande concentrazione prima della partita. Beh,c’è stata giusto la concentrazione. Il bel gioco latita, al solito. Inoltre chi ha visto ieri sera Roma – Napoli probabilmente si sta chiedendo se si tratti dello stesso sport. Birsa, il migliore del primo tempo e autore del gol partita, dice che il problema sono i tanti assenti, probabilmente senza rendersi conto che con tutti i titolari a disposizione non avrebbe mai giocato. Lo schema Milan è palla lunga per Ibra, poi lui inventerà qualcosa. Peccato che lo svedesone non ci sia più da un paio d’anni e questa sera non c’è neppure Balotelli. Matri non tiene un pallone, Robinho non salta l’uomo neanche se questo sviene. Inoltre manca l’idea di come disporsi. Le migliori squadre giocano a memoria con schemi precisi, i rossoneri sembrano sempre alla prima partita insieme. Anche nell’azione del gol con Birsa che porta palla, Robinho e Matri fanno il movimento tardi. Infatti quando la palla arriva al brasiliano questo non può far altro che incespicare e ridare la palla indietro. E meno male che Birsa pesca il jolly. In difesa Costant ha una buona gamba e Silvestre, alla prima per castigo a Mexes, gioca una partita attenta e ordinata. Certo contro Di Natale spesso solo non si trattava di compiere un’impresa titanica ma l’ex Inter merita la sufficienza piena. Stesso discorso per Montolivo questa sera chiamato a fare il vice De Jong. Ora arriva il Barcellona, vediamo se la musichetta della Champions risveglierà la squadra