Questa sera non si può dire che il Milan abbia giocato male. Il Torino ha creato due occasioni in tutta la partita. Una trasformata in gol da Immobile che, partito sul filo del fuorigioco, ha saltato Bonera che evidentemente non aveva guardato le videocassette dei gol dell’attaccante, e l’altra clamorosamente sciupata. Il Milan ha pressato alto, tenuto un buon ritmo e anche espresso un gioco non male. Tante le conclusioni, spesso fuori dallo specchio, e anche buone percentuali di possesso palla. Inoltre giocando in 9 non ci si può lamentare. Nessuna espulsione o infortunio, solamente due zombi in campo. Il 10 e il 7. Il dubbio su Honda è se Seedord non gli ha spiegato cosa fare o lui non abbia capito. Gioca largo a destra e fa sempre lo stesso movimento: si accentra per tirare ma si va sistematicamente a infilare nell’imbuto della difesa granata. Deve giocare per forza? Con lui Robinho. Quello che non è voluto andar via e ambirebbe a una maglia del Brasile per il mondiale. Salta quasi sempre l’uomo senza però sapere cosa fare dopo. Di tirare in porta con precisione o la giusta forza non se ne parla. Di trovare qualche compagno in aerea neppure. Io dopo 45 minuti lo avrei tolto e avrei inserito Kakà. Certo, perché Ricky non riesce a giocare 90 minuti. Ha la benzina per un tempo perché poi svanisce senza più riuscire a saltare l’uomo. Personalmente lo terrei in panchina facendolo entrare però è il meno peggio tra i tre fantasisti. Vista la scelta di giocare con i cross mi sarebbe piaciuto vedere prima Petagna. Magari dopo il pareggio al posto di Honda invece che a 3 minuti dal termine. Non mi è piaciuto neppure l’ingresso di De Jong per Muntari. Forse il ganese era stanco però ha molte più doti in fase costruttiva e di conclusione rispetto all’olandese che ha toccato 11 palloni con solo 3 passaggi in avanti. De Sciglio e Emanuelson hanno spinto costantemente mentre, a parte in un paio di situazione comunque gravi del primo tempo, bene i centrali Bonera e Rami quasi sempre in anticipo con il secondo autore del gol del pareggio.