Guardando la velocità del gioco dei rossoneri nel primo tempo contro il Siena la sensazione poteva essere che gli undici in campo avessero passato le feste a gozzovigliare mettendo sulle spalle chili superflui. Di fatto però stiamo parlando di una squadra di professionisti, non di ragionieri impegnati nella particella settimanale post ufficio. Le preoccupazioni sarebbero dovute arrivare dalla difesa per via dell’insolita linea con i centrali De Sciglio – Acerbi. I due invece sono sempre stati attenti così come Costant e Abata ai quali si può solo rimproverare di aver spinto poco in fase offensiva. I problemi si sono evidenziati in altri reparti. Montolivo si è limitato a lanciare qualche pallone in avanti, Nocerino non è preposto a costruire gioco e Boateng non ha mai avuto gli spazi per accelerare ma non ha avuto neppure nessuno in grado di creargli gli spazi giusti per farlo. Pazzini ha lottato sempre spalle alla porta subendo molti falli mai puniti con un’ammonizione per l’avversario. Gli unici acuti sono arrivati da due iniziative del solito El Shaarawy ma non si può sempre sperare solo nel Faraone.

Il secondo tempo inizia con una maggior determinazione ma nulla più. Le idee scarseggiano, ci vorrebbero uomini in grado di saltare l’uomo e fare l’ultimo passaggio. Allegri finalmente si sveglia e inserisce Bojan che subito fa la differenza imbeccando con una gran palla Boateng, ora con spazi maggiori. Ogni volta che lo spagnolo ha la palla tra i piedi si crea una potenziale occasione da gol. Proprio Bojan taglia sul primo palo (non dovrebbe essere una “lavoro” di Pazzini?!) incornando di testa il gol del vantaggio. L’arbitraggio di non mi è piaciuto. Calvarese ha fischiato ogni contatto senza far nulla per limitare i falli, ovvero ammonendo, e rendendo così il gioco troppo spezzettato. Il fallo presunto di De Sciglio nella ripartenza che ha portato al gol del vantaggio non era falloso con un metro di giudizio “all’inglese”, invece poteva starci col metro odierno. Discorso opposto per il rigore su Pazzini, poi trasformato, che ha portato al raddoppio. Il Siena ha accorciato le distanze nell’unica azione nella quale Acerbi e De Sciglio sbagliano le marcature (ma Antonini era fuori posizione e il cross è stato troppo facile). Ripartenza con vittoria, anche se sofferta, che però se paragonata alle sconfitte di Inter, Fiorentina e Juventus vale doppio.