Milan – Sampdoria 3-2: due punte per bucare la miglior difesa

Ci si aspettava una reazione e questa, contro un avversario difficile, c’è stata. La Sampdoria veniva da quattro risultati utili e, cosa più importante, aveva la miglior difesa del campionato con solo quattro gol subiti da inizio di campionato. Gattuso, causa indisponibilità di Bonaventura e acciacco di Calhanoglu, ma anche per la disperazione, cambia modulo. […]

Ci si aspettava una reazione e questa, contro un avversario difficile, c’è stata. La Sampdoria veniva da quattro risultati utili e, cosa più importante, aveva la miglior difesa del campionato con solo quattro gol subiti da inizio di campionato.

Gattuso, causa indisponibilità di Bonaventura e acciacco di Calhanoglu, ma anche per la disperazione, cambia modulo. 4-4-2 con Higuain e Cutrone insieme dall’inizio. Sarà contento Berlusconi, che farebbe meglio a tacere vista la sua gestione degli ultimi anni con strascichi che si prolungano ancora oggi.

Laxalt a sinistra con Rodriguez e Suso con Calabria sulla catena di destra.

Il Milan parte bene con grande determinazione. Dopo qualche azione potenzialmente pericolosa e i soliti tocchi sbagliato, su bel cross di Suso arriva Il vantaggio con gol di Cutrone bravo a concludere di testa. La partita si mette suo binari giusti ma la Samp inizia a macinare il proprio gioco fatto di grande possesso palla e verticalizzazioni per giocatori dalle grandi doti. Uno di questi, Saponara, era del nostro vivaio ma, seppur abbia avuto le proprie chance non è mai riuscito a esprimere appieno il proprio valore. Un altro, dotato di grandi numeri, è Fabio Quagliarella. Il napoletano con uno stop manda al bar due giocatori, quindi serve Saponara. Calabria sbaglia nel permettergli di accentrarsi e Musacchio, già saltato, chiude male con la palla che gli passa tra le gambe. Pareggio. Poco dopo Saponara prende palla tra le righe, rende il favore a Quagliarella tenuto in gioco da Musacchio, che insacca al volo.

In quel momento si sarebbe potuto pensare al tracollo. Invece il Milan alza il livello e si rende pericoloso con Higuain che poco dopo segna con tiro sotto la traversa dopo uno scambio con Cutrone. I due possono giocare insieme!

A quel punto il Milan aspetta la Samp più basso, scelta saggia, e con la squadra più corta rischia meno.

La ripresa inizia sulla falsa riga del primo tempo ma con un pressing meno irruente del Milan che tiene maggiormente pallino del gioco. In parte, siamo sinceri, per il calo della Samp. Oltre alle assenze Gianpaolo perde Murru e Defrel senza poter sostituire l’affaticato Saponara al rientro dopo due mesi di stop. Suso, il migliore in campo, al 62 si accentra e segna un gol dei suoi con tiro potente di collo a fil di palo. Il Milan difende con attenzione. Kessie e Biglia intercettano e sporcano tanti tentativi d’imbucata.

Gattuso inserisce Castillejo per un Cutrone rimasto senza benzina, Abate per Calabria infortunato e Calhanoglu per Laxalt nel finale. La Samp non riesce più a rendersi pericolosa per la buona fase difensiva. Il Milan spreca un contropiede 4 contro 3 a un minuto dalla fine ma poi arriva il triplice fischio che allenta la tensione visibile, in primis, sul volto di Gattuso.

Aspetto positivo della serata i tre gol fatti a una difesa pressoché impermeabile. Come già invocato da molti, anch’io l’ho fatto più volte, le due punte sono la miglior soluzione. Con un Kessie in buona condizione fisica e il ritorno tra i disponibili di Calhanoglu, Bonaventura, Caldara e Conti si potrebbe avere qualità maggiore. Anche questa sera si è subito gol, quindicesima partita consecutiva, ma questa volta sono stati molti i meriti degli avversari più che nostre nefandezze. Mercoledì a San Siro l’atra genovese. Non bisogna mollare nulla, servono e tre punti per arrivare a quota 18, sona Champions.