Per riuscire a vincere la partita con la Roma ci voleva un pizzico di fortuna, un portiere più sereno (o maturo) e l’arbitro Rocchi che decidesse di diventare protagonista assoluto un po’ prima. La Roma inizia bene con palla a terra e grandi inserimenti dei centrocampisti. Il Milan si limita a rilanciare tenendo bassa la difesa. La Roma passa in vantaggio su azione prima del quarto d’ora in un’azione che ha tutto: centrocampista che salta l’uomo e crea superiorità, compagno che si inserisce con i tempo giusti e crossa per un attaccante presente puntualmente all’appuntamento. Il Milan pareggia alla mezz’ora su calcio d’angolo grazie a un fortunoso colpo di testa di Zapata. La partita non è bella specie nel primo tempo. Nella ripresa Gabriel, subentrato ad Abbiati, fa un fallo che neanche il peggior Mexes scivolando su Gervinho lanciato… sul fondo! Ancora a rincorrere con un centrocampo nettamente inferiore rispetto a quello giallorosso. Muntari, Kakà e Montolivo passeggiano sino a quando Rocchi ammonisce il brasiliano e il capitano spedendo pure Allegri negli spogliatoi. L’arbitro che aspira ai mondiali si erge protagonista e non concede un rigore sacrosanto su Kakà spinto alle spalle. In compenso con i nervi a fior di pelle spunta anche l’orgoglio sopito. Sull’asse Kakà, Balotelli, Muntari nasce il gol del pareggio del ganese servito da un’ottima giocata di Supermario. Il Milan a quel punto prova a sfruttare il momento. Le squadre sono lunghe e la partita diventa divertente con possibilità per entrambe. Balotelli ha sui piedi la clamorosa palla della vittoria, fa tutto bene fuorché la conclusione che poteva essere anche un passaggio per i compagni liberi davanti alla porta. Dall’altra parte il tiro di Gervinho allo scadere lambisce il palo. La Roma ha dimostrato di essere una squadra e giocare come tale, il Milan di avere qualche buona individualità ma poche idee. Questa sera bene Zapata, Bonera ed Emanuelson. In compenso assenti Montolivo, Kakà, Balotelli e Muntari. Almeno per 70 minuti. 5 pareggi nelle ultime 8 partite con quattro pareggi consecutivi a San Siro. 16 punti dalla terza in classifica. C’è altro da aggiungere? Sì. Allegri non ha mai vinto una partita importante. Domenica ci sarà il derby, meno male che, vista l’espulsione, non sarà in panchina.