La buona notizia della serata sarebbe che la netta sconfitta casalinga con la Roma dovrebbe sancire la fine di un’annata disastrosa e la possibilità di ripartire. Purtroppo però la società ha deciso di farlo un paio di mesi fa trasformando un periodo delicato in una tragedia. La squadra è stata tolta a Mihajlovic nel momento in cui, grazie anche al ritiro, si era iniziato a vedere un pizzico di cameratismo. Da allora i risultati sono stati disastrosi e Brocchi, dopo sei partite è giudicabile: due vittorie (la prima arrivata sul lavoro di Mihajlovic e la seconda immeritata a Bologna, due pareggi e due sconfitte). Il sesto posto, con il quale era stata tolta la squadra al serbo, si è trasformato in settimo con il Sassuolo che ci ha superato e staccato. Brocchi ha continuato a fare esperimenti cambiando un modulo già consolidato e ruotando gli uomini. Questa sera ci ha deliziato con Mexes e Alex centrali, De Sciglio a destra e, udite udite, Romagnoli a sinistra. Follia pura aggravata dalla panchina del giovane Calabria. Questo tecnico, scelto da Berlusconi per le sue idee di gioco, non avvalorate dai risultati, per ora ha dimostrato solo una gran confusione gettando il Milan negli abissi. Fuori ancora dall’Europa con voci maligne, ma probabilmente non del tutto infondate, che puntano il dito verso la tournée estiva. La vittoria nella finale di Coppa Italia eviterebbe i preliminari, quindi all in sulla partita dell’anno, conquistata peraltro dal tecnico precedente che avrebbe avuto almeno il diritto di giocarsela.
Le scelte scellerate e le prese in giro comunque continuano. Il proclamo di preferire la vendita a italiani è stata prontamente smentita dai fatti con il via libera alla valutazione da parte dei cinesi. Dopo la metà di giugno verrà presentata una valutazione con relativa offerta d’acquisto alla quale Berlusconi risponderà.
La speranza è che i nuovi proprietari, se ci saranno, facciano piazza pulita. Via tutti. Lady B vada a occuparsi di Mondandori e il suo pari grado di politica, via Brocchi e via molti giocatori non degno di indossare questa maglia. Richiamiamo le bandiere e diamo loro il compito di trasmettere ai nuovi la mentalità rispettosa e vincente. Se invece dovesse rimanere Berlusconi il futuro è scritto: squadra in mano a Brocchi, nuovi innesti a costo zero e ancora confusione. In tutto questo c’è un problema: mentre tutto si rinforzano e fanno programmi in via Rossi tutto è forzatamente fermo. La società non può muoversi sino a metà giugno e se chi ben inizia è a metà dell’opera, noi lo abbiamo fatto malissimo.