La partenza di Higuain ha fatto bene al Milan. Già al Marassi si era avvertita la differenza senza l’argentino in campo e questa sera, anche grazie all’entusiasmo per l’arrivo di Piatek, si ha avuto la conferma. Il Milan ha giocato la miglior partita della stagione, alla pari con il Napoli. Possesso di palla equamente diviso con i partenopei, che amano avere il pallone tra i piedi, e partita equilibrata anche nelle altre voci delle statistiche.
Il Milan non ha subito gol per la quinta volta nelle ultime sette partite. Dato sicuramente confortante specie pensando a quando non c’era verso, anche nelle vittorie ampie, di mantenere inviolata la rete.
Ancelotti ha aiutato il Milan giocando con quattro attaccanti, non sempre sinonimo di pericolosità. Il più insidioso, si vede ispirato quando vede maglie rossonere, è stato Zielinski (doppietta all’andata).
Bene Donnarumma e la difesa in generale. Certo, tutti i milanisti hanno giocato con grande attenzione chiudendo tutti gli spazi con intensità e linee di passaggio bloccate. In compenso Rodriguez e stasera anche Calabria, non hanno mai messo in mezzo una palla decente. Non lo hanno fatto neppure gli altri: Suso, Calhanoglu e Kessie. Paquetà, distrazione a parte, gioca spesso a un tocco e con il sinistro incanta. Purtroppo non ne ha tratto il beneficio sperato Calhanoglu, il peggiore tra gli 11 in campo. Ha sbagliato una palla preziosissima in una ripartenza in apertura e non ha mai fatto la differenza nonostante le numerose palle toccate. Bakayoko continua a confermare la propria crescita. Usa bene il suo corpo enorme mettendolo tra avversario e pallone, difficilmente perde palla e riuscendo spesso a saltare l’uomo.
Kessie e Musacchio nel secondo tempo hanno avuto la palla del vantaggio, Malcuit, stasera un fenomeno, e Ospina hanno compiuto salvataggi determinanti.
Piatek ha avuto 20 minuti a disposizione mettendo in mostra buone cose. Qualche scatto che ha messo in difficoltà i difensori, un paio di torri e tanta determinazione. Rispetto al Pipita è già un successo.
Questo Milan deve trovare soluzioni offensive e la via del gol con maggior continuità. Se martedì giocherà Conti probabilmente qualche pallone insidioso in mezzo lo vedremo e il Pistolero ne gioverà.
Purtroppo l’arbitro Doveri si è reso protagonista. Non ha ammonito Albiol per un fallo su Calhanoglu nel primo tempo, poi si è inventato il secondo giallo a Ruiz nel finale cacciando anche Ancelotti, reo di una parolaccia. Ci sarà un giorno in cui l’arbitro sarà assente dalle cronache?!
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