Milan – Lecce: allunghino…

La partita è iniziata con il ricordo di Marco Simoncelli, grande pilota e milanista, scomparso a causa di un incidente la notte della partita d’andata. Quella con il Lecce è stata la prima, dopo qualche mese, con lo stesso numero d’incontri disputati tra Milan e Juve. La classifica diceva che i rossoneri sono la squadra […]

La partita è iniziata con il ricordo di Marco Simoncelli, grande pilota e milanista, scomparso a causa di un incidente la notte della partita d’andata. Quella con il Lecce è stata la prima, dopo qualche mese, con lo stesso numero d’incontri disputati tra Milan e Juve. La classifica diceva che i rossoneri sono la squadra più forte. La sconfitta, senza conseguenze in termini di qualifica, con l’Arsenal è parsa subito come dimenticata. L’approccio è stato perfetto e il gol di Nocerino dopo solamente 6 minuti, su assist splendido di Ibra, ha messo il match sui binari giusti. Per i primi 20 minuti il Milan ha pressato e fatto girare la palla velocemente creando un paio di nitide palle gol. Poi i ritmi sono rallentati e così il Lecce ha preso coraggio e ha messo in mostra un buon calcio, cosa già fatta dopo l’arrivo di Cosmi. Il secondo tempo è iniziato con la stessa inerzia della fine del primo con il Milan sottotono ma il Lecce, solo potenzialmente pericoloso. Al 20mo su cross di Robinho, Emanuelson mette un assist di testa a Ibra che dal limite scocca un destro perfetto che chiude il match. A quel punto è stato facile controllare. Parlando dei singoli, in una prestazione convincente, nota positiva per Bonera, schierato centralmente a fianco di Silva e Van Bommel, frangiflutti davanti alla difesa ma anche in grado di dettare ritmi e passaggi. Ibra è stato determinante con un assist e un gol. Rimprovererà El Shaarawy che per due volte non gli ha dato la palla con i tempi giusti così come Allegri dirà qualcosa a Robinho, buona la prestazione, che ha mostrato poca cattiveria al quarto d’ora per il potenziale raddoppio. Muntari ha iniziato bene calando nella ripresa ma Aquilani, che è entrato al suo posto, ha fatto vedere buone cose; la forma non è lontana. Note positive anche per gli esterni Antonini e Abate che hanno spinto con continuità, facendo diagonali perfette. Da ultimo, ma non da meno, Emanuelson che ha giocato con personalità. Scommessa vinta da Allegri. Intanto a Genova la Juve non è andata oltre al pareggio e i punti di vantaggio sono diventati quattro. 

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