Una delle carenze di Allegri, a mio avviso, è quella legata all’aspetto caratteriale. Non mi riferisco al sorriso post partita, quasi sempre presente sulle sue labbra, ma alla grinta da trasmettere alla squadra. Beh, la partita con la Juve ha evitato al mister di dover caricare i giocatori. Inoltre la visita di Berlusconi ha completato la carica.
La riprova di quanto conti la determinazione è stato il primo tempo. Il Milan ha giocato alto e corto attaccando la Juve sin dalla prima fase di costruzione. Boateng e Robinho si sono alternati nel coprire il passaggio per Pirlo che non è riuscito a costruire quasi nessuna azione. El Shaarawy ha fatto il solito lavoro macinando chilometri sulla fascia sinistra. Bene tutti gli altri con nota di merito per De Sciglio e De Jong, eccellente in fase d’interdizione. L’impegno e il miglior gioco sono stati premiati dal vantaggio arrivato su rigore, più che dubbio. L’interrogativo nell’intervallo era legato sia alla capacità del Milan di proseguire sui ritmi del primo tempo che alla possibile crescita dei bianconeri nel secondo tempo.
Nella ripresa infatti la Juve ha preso il ruolo che avevano avuto i rossoneri nel primo tempo. Pressing alto a tutto campo e Milan che nei primi 25 minuti non è mai riuscito a superare la metà campo. Allegri ha inserito Pazzini per tenere la palla e far salire la squadra. Ha tentato di farlo senza grossi risultati e, soprattutto non ha pressato il primo portatore di palla bianconero, rivedibile. Boateng andava sostituito prima visto che aveva ampiamente finito la benzina.
Dopo la mezz’ora il Milan è riuscito a mettere fuori la testa qualche volta, in un’occasione in particolare con conclusione di Nocerino. La Juve è stata pericolosa in un paio di occasioni ma, in generale, è stata una partita con poche parate dei portieri.
La vittoria, è stata meritata per la determinazione messa in campo che, se da una parte ci rallegra, dall’altra fa imbestialire perché la si sarebbe potuta e dovuta vedere ben prima.
P.s. Chi ha il Milan nel cuore non chiama il procuratore. Così hanno scritto dalla curva a Pato. Ho sempre difeso il papero ma in questo caso 100% di ragione ai tifosi.